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Lo scuolabus lascia a piedi i bimbi: furia dei genitori

di Nilo Di Modica
Lo scuolabus lascia a piedi i bimbi: furia dei genitori

È successo a Orentano dopo il rientro a casa, ma non sono rimasti soli. Il Comune: «Disguido per un’incompleta comunicazione con la scuola»

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CASTELFRANCO. Cinque bambini di sei anni o più, lasciati a piedi dallo scuolabus. È avvenuto ad Orentano mercoledì scorso al momento in cui gli alunni sarebbero dovuti rientrare a casa con il servizio gestito dal comune.

A denunciare l’accaduto il padre di uno dei bambini, che fortunatamente non sono comunque mai stati lasciati incustoditi dal personale scolastico.

Un disguido figlio «della burocrazia e negligenza da parte della Gestione Comunale» scrive, infuriato, il padre, che aggiunge: «Già quasi 2 settimane fa, ai genitori, è stata inviata via mail la lista dei bambini da ritirare, i vari indirizzi e gli orari, sia di andata che di ritorno. Subito dalla lista abbiamo notato, assieme ad altri genitori, che alcuni bambini erano presenti sulle liste del trasporto di andata ma assenti su quelle del ritorno, tutti regolarmente iscritti al servizio comunale dal mese di gennaio scorso», spiega il genitore.

Una questione che, in realtà, era stata fatta notare all’ufficio scuola del comune, che in questi giorni mette a punto il servizio per classi che, come in questo caso, dividono la settimana fra tempo lungo e breve. «Mio figlio non è stato autorizzato a salire sul pulmino – continua il padre del piccolo. – Io sono fuori tutto il giorno per lavoro e sono sempre lontano da casa, mia moglie purtroppo non ha la patente e quindi è impossibilitata al ritiro. La fortuna è stata, che nostro figlio è stato preso da una carissima amica di famiglia presente in zona».

Fatti confermati anche dall’amministrazione, che ha assicurato però, a differenza di quanto riferito da alcuni genitori, che i bambini non sono mai stati lasciati incustoditi dal personale della scuola.

«Il disguido è avvenuto a causa di un’incompleta comunicazione tra scuola e comune: la lista con i nominativi dei bambini da riportare casa dal tempo pieno non includeva cinque nomi. L’errore è stato di un passaggio parziale delle informazioni. In questa situazione, nessuno dei bambini è rimasto incustodito. Si sottolinea che nell’ambito dell’organizzazione del servizio, l’autista dello scuolabus ha il dovere di far salire soltanto i bambini presenti nella lista del ritorno, per evitare che qualcuno venga riportato a casa senza trovare un genitore ad attenderlo. La sicurezza dei bambini rimane la priorità sia per la scuola che per il Comune», spiegano.

Spiegazioni che comprensibilmente non placano il disagio delle famiglie coinvolte. «Se ricapiterà la stessa situazione – continua il padre del bambino – saremo costretti ad esporre una denuncia formale presso il comando dei carabinieri».