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Pistoia, Gabrielleschi d’argento ai Mondiali a Doha. «Meglio di così sarebbe stata dura»

di Stefano Baccelli

	Giulia Gabrielleschi è la seconda da sinistra (foto da nuoto.com)
Giulia Gabrielleschi è la seconda da sinistra (foto da nuoto.com)

Secondo gradino del podio per la nuotatrice pistoiese nella staffetta mista 4x1500

08 febbraio 2024
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Pistoia La campionessa pistoiese Giulia Gabrielleschi è al settimo cielo dopo aver conquistato l'argento nella staffetta mista 4x1500 metri, che ha chiuso il programma iridato del nuoto di fondo ai mondiali in Qatar.

Concludendo la prima frazione in 15’36’’2 preceduta solo dall’australiana Moesha Johson di 3’9 e dagli uomini di Taipei, Turchia e Cina ha contribuito in modo determinante al grande risultato. Dietro a lei tutte le altre donne: la statunitense Mariah Denigan (15’42’’), la tedesca Leonie Beck (15’46’’5) e l’ungherese Fabian Bettina (15’52’’4). La staffetta azzurra era composta da due donne (l’altra frazionista era la trentina Arianna Bridi che ha nuotato in 16’46”3) e due uomini, Gregorio Paltrinieri (15’01”4) e Domenico Acerenza (16’04”3). L’epilogo è stato il testa a testa incredibile tra Acerenza e l’australiano Kyle Lee, il quale ha inseguito per tutta la frazione l’azzurro superandolo all’ultima bracciata di due decimi.

L’Italia ha chiuso in 1h03’28’’20 superata di un nulla: 1h03’28” il tempo dei “canguri”. Commovente il finale di Acerenza che nonostante Lee fosse il più forte al mondo negli ultimi 20 metri ha tenuto botta con il cuore. Bronzo per l’Ungheria. Fuori da podio la Germania. Giulia Gabrielleschi nel dopo gara ha così commentato: «Il mio compito era placcare l’australiana. Ci sono riuscita e ho nuotato in buone posizioni». Sulla prestazione di Giulia si è espresso il suo allenatore, Max Lombardi: «Ha nuotato alla grande nella prima frazione di gara ed è stata determinante per escludere dalla lotta per il primo posto Francia, Stati Uniti e Ungheria». Lombardi fa parte dello staff tecnico della Nazionale italiana. «La prima frazione – analizza l'allenatore – partiva dal pontone principale e quindi era un pochino più corta, ma nel raffronto con le avversarie Giulia ha fatto un risultato stratosferico contenendo la fortissima prima frazionista australiana accreditata di un tempo di livello mondiale nei 1500 metri in piscina. Giulia al mondiale in Corea nel 2019 aveva partecipato anche alle gare di 800 e 1500 in vasca oltre alla staffetta e ai 5000 come qui a Doha».

A caldo la campionessa pistoiese ha dichiarato: «Più di così sarebbe stata dura. Sono contenta di essere tornata a nuotare la staffetta e aver offerto una buona prestazione. In queste gare, la strategia è molto importante. Anche perché schierando due coppie per genere è necessario gestire bene le frazioni». Il piano di gara ha sfiorato la perfezione: l’oro è sfuggito per qualcosa di infinitesimale, ma l’argento è un risultato che entra di diritto negli annali dell’italfondo. Ed è un orgoglio assoluto per tutti i pistoiesi. Per l’Italia è comunque il quinto podio iridato consecutivo della staffetta. La seconda frazionista dopo Giulia, Bridi, ha chiuso al 12° posto consegnando il testimone a Gregorio Paltrinieri, che in meno di un chilometro è andato in testa con un incedere maestoso mettendosi alle spalle il canguro Nicholas Sloman (+ 2’’7), il tedesco Oliver Klemet (+ 20’’9), l’americano Charlie Clark (+ 34’’2) e l’ungherese David Betlehem (+ 55’’2). Giulia commenta così il risultato di squadra: «Sono molto contenta. Alla fine ce la siamo giocata fino all’ultimo, al fotofinish. Meglio di così era dura fare. Siamo stati tutti bravi, sono contenta di essere tornata a fare una staffetta dopo un paio d’anni». l


 

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