Maltempo a Pistoia, il reticolo minore cede nella Piana: sott’acqua Bottegone e Chiazzano
Novanta millimetri di pioggia in poche ore, attivato il Centro operativo comunale. Allagamenti in via Caboto: «Prioritarie le casse di espansione tra Pistoia e Quarrata»
PISTOIA. «Abbiamo deciso di attivare il Centro operativo comunale per poter meglio affrontare le eventuali criticità che potranno verificarsi durante le ore notturne».
Questo è quanto ha detto alle ore 18 l'assessore alla Viabilità Alessio Bartolomei mentre stava facendo il punto di una situazione in rapida, e non positiva, evoluzione. L'intensità delle piogge ha indotto infatti il Comune di Pistoia ad affrontare di petto la situazione, memore anche dei disagi avuti dalla popolazione appena qualche settimana fa. Questa volta però, complice anche la stagione pienamente autunnale, la situazione sembra molto più complessa, tanto da aver indotto il sindaco Alessandro Tomasi a emettere un'ordinanza con cui ha ordinato la chiusura di parchi, giardini, impianti sportivi, piste ciclopedonali camminamenti lungo gli argini e cimiteri fino a quando la situazione non si sarà normalizzata. A far tener alta la guardia è soprattutto il livello dell'Ombrone cresciuto a dismisura dalle prime ore del pomeriggio in poi, ma anche le condizioni del reticolo minore.
Ad aver già esondato in più punti, nel tardo pomeriggio, erano stati l'Ombroncello (fra Barba e Bottegone), l'Acqualunga (nelle vicinanze di Chiodo) e il Bollacchione. In continua evoluzione e crescita anche l'elenco delle strade chiuse per allagamenti. Già alle 17 del pomeriggio, nel comune di Pistoia via di Chiazzano completamente allagata nel tratto fra il circolo Arci e la chiesa. A complicare ancor più la situazione, molti autotreni carichi di piante che, in uscita dalle tante aziende florovivaistiche della zona, non riuscivano a fare manovra per dirigersi verso il casello autostradale.
Sempre a Chiazzano chiuse già dal primo pomeriggio perché allagate via di Badia e via Vecchia Pratese per un lungo tratto. A Masiano stessa sorte è toccata a via del Crociale, dove un mezzo pesante ha rischiato di restare bloccato a causa delle acque uscite dai fossi a lato strada.
Particolarmente complessa poi la situazione a Bottegone. Qua, alle 17 via san Martino è andata completamente sott'acqua, soprattutto nel tratto di strada che conduce alla vicina frazione di Piuvica. In serata è poi giunta notizia del consueto allagamento della zona di via Caboto che da anni, è alle prese con la mancata regimazione delle acque non solo del torrente Ombroncello ma anche di tutto quanto il reticolo minore della zona. «Per mettere definitivamente in sicurezza via Caboto – ha detto il capogruppo del Pd Matteo Giusti che abita in questa zona – è assolutamente necessario che venga dato seguito al più presto al piano delle casse di espansione da realizzarsi al confine fra il teritorio comunale di Quarrata e di Pistoia. In caso contrario queste zone finiranno sempre sott'acqua mentre altrove molti allagamenti che periodicamente si verificano nel comune di Pistoia si potrebbero evitare se l'amministrazione comunale facesse un'opportuna pressione sui privati proprietari dei fondi agricoli che si affacciano sulla strada affinché, ciascuno per il suo tratto di competenza, tengano puliti i fossi di deflusso delle acque».
Nella vicina Quarrata infine, ad allagarsi per prime sono state via del Falchero e via Brana all'incrocio con via Bassa, due zone purtroppo vocate a questa criticità. A evitare guai peggiori è stato però in questo caso la messa in funzione delle idrovore che insistono sul fosso Senice e sul fosso Quadrelli, nella zona di Olmi e Vignole e quelle posizionate a Castelletti.
La loro messa in funzione è stata decisa nel primo pomeriggio dal Consorzio di bonifica 3 medio Valdarno che, con i suoi tecnici e operatori, sta monitorando la situazione non solo di questi fossi ma dell'intero reticolo minore della zona.
