Pistoia, in Comune 12 assunzioni in più contro la “fuga di dipendenti”
Si aggiungeranno alle 35 già previste per il 2025 e il 2026
PISTOIA. Il Comune di Pistoia corre ai ripari per tamponare la “fuga” di impiegati amministrativi, vigili urbani e tecnici che si è verificata nel corso del 2025: a fine anno saranno 20 le cessazioni inizialmente non previste, in gran maggioranza dipendenti che hanno chiesto di poter lasciare Palazzo di Giano per approdare in altri uffici pubblici (si chiama “mobilità volontaria”), attratti da stipendi e/o condizioni di lavoro migliori. La giunta del 5 novembre scorso ha approvato un piano straordinario di assunzioni (saranno 12 in tutto entro la fine del 2026) e linee-guida che d’ora in poi renderanno più difficile andarsene volontariamente dal Comune.
Ma andiamo con ordine. Il vecchio piano assunzioni, approvato nel marzo scorso, prevedeva 21 assunzioni per quest’anno e 14 per il 2026. In realtà non tutte le previsioni 2025 sono state attuate: al momento restano da assumere ancora 9 persone, tra cui 5 operatori degli asili e un vigile urbano che era previsto già nel piano per il 2024. Comunque pochi giorni fa il Comune ha bandito il concorso per gli operatori degli asili, entro il mese prenderà servizio un bibliotecario e per due impiegati amministrativi si è già deciso di fare ricorso ad una procedura di mobilità.
Insomma, a fine dicembre le previsioni sarebbero state, in linea di massima, rispettate. Senonché, si è aperta la voragine delle “fughe”, che ha aggiunto le 20 cessazioni alle 14 già previste. Colpite, in particolare, la categoria degli impiegati amministrativi (8 in meno) e la polizia municipale (4 in meno tra agenti e funzionari). Assenze che creano grossissimi problemi di funzionamento in diversi uffici.
Ecco allora l’integrazione varata dalla giunta. Nel piano assunzioni 2025, che prevedeva originariamente solo 8 nuove entrate, se ne aggiungono altre 11. In quello per il 2026 i 14 già previsti vengono integrati con una nuova unità. In particolare, sono previsti 4 nuovi agenti di polizia municipale, 3 tecnici, 2 impiegati amministrativi e 3 funzionari (2 amministrativi e uno di vigilanza). Una bella infornata, che comunque non basterà a colmare i vuoti aperti dalle “fughe”: il piano di marzo prevedeva un organico a fine 2027 di 651 dipendenti, mentre adesso (stando alle previsioni che si possono fare ora) ci si fermerà a 642. Pochi, ma comunque più numerosi degli attuali 629, la cifra più bassa mai fatta registrare dal libro paga di Palazzo di Giano (nel 2019, per dire, eravamo a 711), fotografia di una macchina comunale in grosse difficoltà di organico in molti settori.
D’altronde un numero più alto di assunzioni rischierebbe di far saltare i conti del Comune. Dal 2020, infatti, se un’amministrazione vuol continuare ad assumere dipendenti, deve rispettare un parametro: la spesa complessiva per il personale non deve superare una certa percentuale della media delle entrate fatte registrare nel triennio precedente, al netto dei soldi che i Comuni sono chiamati a mettere da parte per i crediti di difficile incasso. Per il Comune di Pistoia, oggi, la percentuale da non superare è il 27,6 per cento. Ebbene, le previsioni (prudenziali, sottolineano in Comune) della spesa 2025 per il personale sono di 27,7 milioni, che in percentuale valgono il 27,45 per cento della media delle entrate. Insomma, siamo al limite. E tutto ciò nonostante che la “fuga” di dipendenti abbia generato dei risparmi che consentono – secondo le previsioni – di finanziare interamente il piano assunzioni integrativo. Da ricordare che su questo capitolo di bilancio regna anche l’incertezza legata agli accordi sindacali per gli aumenti contrattuali che sono attesi nel 2026. Insomma, la questione è delicata.
Proprio per ridurre, in futuro, la portata di questi problemi, la giunta ha deciso di varare un vero e proprio giro di vite sulla mobilità volontaria. In pratica, d’ora in poi chi verrà assunto a Palazzo di Giano per concorso non potrà chiedere di andarsene prima che siano trascorsi cinque anni dalla data di assunzione. Il limite scende a tre anni per chi è entrato con bandi di mobilità (proveniente cioè da altre amministrazioni) o progressioni verticali (promozioni all’interno del Comune). Deroghe saranno possibili solo per “gravi e certificati motivi personali e familiari”. Inoltre il Comune di Pistoia d’ora in poi dirà sempre di no ad amministrazioni esterne che chiedano il consenso al “comando in uscita” di suo personale (anche se questa eventualità si è fatta ormai sempre più rara).
