Il Tirreno

Pistoia

Oltre lo sport

Per la società il sindaco-mister è troppo severo e lo esonera: «Ma io sosterrò sempre questi ragazzi»

di Stefano Baccelli
Il sindaco-mister a bordo campo
Il sindaco-mister a bordo campo

La versione del primo cittadino di Agliana: «Ho parlato come sempre: con passione, fermezza e con il desiderio di far crescere chi ho davanti»

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AGLIANA. Dopo soli tre mesi finisce l’avventura del sindaco di Agliana Luca Benesperi sulla panchina dei giovani calciatori dell’Olmi. Una storia che il primo cittadino di Agliana aveva affrontato con grande energia ed entusiasmo, poiché non è un mistero la sua passione per il calcio.

«Ecco come è andata»

In particolare per il ruolo che lo sport può avere per la crescita dei ragazzi che passa attraverso i suoi valori universali, tra cui ci sono anche impegno ed abnegazione. Al termine di una partita il mister/sindaco ha alzato la voce e i toni rivolgendosi alla squadra e tanto alla società è bastato per deciderne l’esonero.

È ciò che si deduce dalle dichiarazioni dello stesso Benesperi, che senza aprire una polemica e nel rispetto dei ruoli e della società di Olmi rivela: «Da alcuni giorni non sono più l’allenatore della Juniores degli Olmi, che ringrazio per la bella occasione datami per tornare sui campi da calcio. Durante l’intervallo della partita contro il Tempio Chiazzano ho usato toni forti verso i ragazzi. È giusto dirlo e non nasconderlo. Non ho insultato nessuno, non ho lanciato oggetti, ma ho parlato come parlo sempre: con passione, fermezza e con il desiderio di far crescere chi ho davanti. Alleno, come amministro, con lo stesso spirito: credo che nella vita niente sia dato per scontato, che ogni risultato richieda sacrificio, rispetto e lavoro. E ciò, se serve, va detto e fatto capire anche alzando la voce».

L’atteggiamento

Benesperi così prosegue: «Forse questo atteggiamento è stato confuso con la rabbia, ma non lo è. È energia positiva, responsabilità e voglia di trasmettere qualcosa di autentico a una generazione che spesso si sente dire solo “va tutto bene”».

L’ormai ex allenatore riflette sui suoi trascorsi dall’altra parte della barricata: «Quante partacce ho preso dai miei allenatori, ma non ne ho mai fatto un dramma anzi mi hanno fatto crescere come sportivo e soprattutto come uomo».

«Sono fatto così...»

L’ex mister dell’Olmi Juniores così conclude: «Mi dispiace se qualcuno si è sentito a disagio, ma rifarei lo stesso discorso con il cuore, magari con meno impeto. Preferisco un errore di passione a un’indifferenza ipocrita ed educata. Chi mi conosce sa che sono fatto così: sia in campo che fuori. A freddo ho chiesto subito scusa per i toni usati ed ero pronto a continuare, perché stare sul campo con i ragazzi è per me la cosa più bella del mondo. Peccato, non sia bastato: la società ha ritenuto opportuno un mio passo indietro. Mi dispiace tantissimo ma rispetto la decisione: fa parte del gioco e della vita».

Il futuro

Benesperi però non lancia la spugna: «Capiteranno altre sfide – è il suo auspicio– altri traguardi, inseguirò altri sogni che valgano a realizzare ciò che di buono, di vero e di forte c’è in me. I ragazzi che ho avuto l’onore di allenare per quasi tre mesi sappiano che tiferò sempre per loro». 

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