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Guardia di finanza

Bancarotta, arrestato un imprenditore di Quarrata

di Redazione Pistoia
Bancarotta, arrestato un imprenditore di Quarrata

È accusato di aver creato alcune società al solo scopo di accumulare un debito con l’erario che non ha mai saldato. Il gip ordina il sequestro di beni per 1,6 milioni

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PISTOIA. Un sequestro da 1,6 milioni di euro e un imprenditore messo agli arresti domiciliari: è questo il bilancio dell'operazione condotta nei giorni scorsi dalla Guardia di Finanza di Pistoia, coordinata dalla Procura della Repubblica, nell'ambito di un'inchiesta su reati fallimentari e fiscali che ha coinvolto tre persone. Al centro dell'indagine, l'amministratore di una società pistoiese fallita, ritenuto il vero dominus di un articolato sistema di frode societaria. Secondo quanto emerso dalle indagini del Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria, l'uomo, 54 anni, originario della Campania, residente a Quarrata e con numerosi precedenti di polizia, che vanno dalla guida in stato di ebbrezza alla cessione di stupefacenti, avrebbe orchestrato una complessa rete di società, intestate a prestanome, utilizzate per accumulare debiti fiscali e distrarre risorse finanziarie prima dei fallimenti.

L'inchiesta è partita dal crac di una ditta pistoiese specializzata nella lavorazione di ferro, rame e altri metalli. Gli investigatori hanno ricostruito un percorso imprenditoriale lungo oltre dieci anni, segnato da una serie di imprese aperte e chiuse in rapida successione, tutte gravate da ingenti esposizioni debitorie nei confronti dell'erario.

La prima società, fondata più di dieci anni fa, aveva già accumulato debiti fiscali per oltre 2 milioni di euro. Successivamente, l'indagato avrebbe costituito una nuova società, formalmente intestata a una fiduciaria, dalla quale avrebbe distratto quasi un milione di euro. Anche in questo caso, le imposte non sarebbero mai state pagate. Nonostante i precedenti fallimenti, l'uomo avrebbe poi dato vita a un'ulteriore azienda, operante nello stesso settore e nella stessa sede delle precedenti, impiegando perfino gli stessi dipendenti. Anche questa impresa, secondo l'accusa, sarebbe stata utilizzata per proseguire il medesimo schema fraudolento, accumulando nuovi debiti e causando un danno stimato in circa 600mila euro. Le risultanze investigative, corroborate da testimonianze e documentazione contabile, hanno convinto la Procura di Pistoia a chiedere al giudice per le indagini preliminari l'emissione di misure cautelari personali e patrimoniali. Il Gip ha disposto così gli arresti domiciliari per l'amministratore e il sequestro preventivo – finalizzato alla confisca diretta o per equivalente - di beni per un valore complessivo di 1,6 milioni di euro, somma ritenuta equivalente alle imposte evase e ai proventi delle distrazioni fraudolente.

I finanzieri hanno sequestrato un’auto e un po’ di contante sui conti correnti dell’imprenditore arrestato, ma hanno trovato molto meno del milione e 600mila euro autorizzato dal gip.

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