Il Tirreno

Pistoia

Il lutto

Pistoia, addio a sindacalista ed ex consigliere comunale: «Una vita dalla parte dei più deboli»

di Giancarlo Fioretti
Maurizio Mazzocchi
Maurizio Mazzocchi

È stato responsabile di tessili ed edili, tanti i messaggi di cordoglio: «Aveva una grande empatia con il mondo del lavoro»

3 MINUTI DI LETTURA





PISTOIA. «Ha speso tutta la sua esistenza in difesa dei lavoratori, dei più fragili e dei migranti. Sempre presente fra la gente, con lui se ne va una delle figure più rappresentative del nostro sindacato». È così che il segretario generale della Cgil di Pistoia e Prato Daniele Gioffredi ricorda l’operato di Maurizio Mazzocchi, scomparso martedì scorso, 9 settembre, all’età di 76 anni dopo aver combattuto per un bel po’ di tempo contro la malattia. Molto stimato sia in ambito sindacale, si era iscritto alla Cgil agli albori degli anni Settanta partecipando in prima persona alle lotte operaie che in quegli anni divampavano anche nella nostra città.

Abitava da moltissimi anni al villaggio Belvedere, non era sposato ed era legatissimo a suo fratello Marzio, alla sua cognata Nicoletta e alla loro figlia Ramona, sua nipote. La famiglia, seguendo la volontà del defunto, ha stabilito che durante il funerale (oggi, 11 settembre, dalle 9) alla cappella della Croce verde di Sant’Agostino, sarà possibile raccogliere delle offerte in suo ricordo che verranno poi devolute proprio alla Croce Verde.

Da sempre uomo di sinistra, si iscrisse giovanissimo al Pci, transitando poi nel Pds, nei Ds ed infine nel Pd. «La politica era per lui un modo per meglio perorare la sua lotta in favore dei più fragili – continua Gioffredi – ed è per questo che non si tirò indietro quando, all’alba del nuovo Millennio, gli fu chiesto di candidarsi come consigliere comunale a Pistoia nelle fila dei Ds. La sua grande empatia con il mondo del lavoro, fece sì che risultò eletto e per lui fu una grandissima soddisfazione». Il suo impegno a tutto tondo nell’ambiente politico che amava lo portò ad accettare anche incarichi in seno all’Anpi e alla Lega delle cooperative di Pistoia, di cui fu una delle colonne portanti dalla metà degli anni Novanta.

«Lo conobbi verso la metà degli anni Ottanta quando iniziò il mio percorso nella Cgil – prosegue l’attuale segretario generale Cgil – e compresi subito che per lui l’azione sindacale era il principale scopo della sua vita. Iniziò la sua carriera seguendo i tessili, per poi passare al centro studi e approdare agli edili, dando però sempre e comunque il suo contributo a tutte le questioni e le vertenze che riguardavano i lavoratori e i pensionati. Quando divenne una delle figure apicali della Lega delle cooperative di Pistoia, lo trovai come controparte e, anche in questa circostanza, si dimostrò sempre schierato dalla parte dei diritti della gente». La sua onestà intellettuale e il suo credo nella difesa dei diritti dei lavoratori fece sì che nel 1997 ricevesse la prestigiosa nomina a cavaliere della Repubblica. Attivo in ambito sindacale fino a poco tempo fa, ultimamente frequentava il circolo Arci di Bonelle, seguendo con la passione di sempre le vicende politiche e sindacali della sua Pistoia.

Primo piano
La previsione

Meteo in Toscana, i temporali del sabato sera: le zone a rischio e cosa succede domenica