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Pistoia, una coalizione di centrosinistra per riconquistare il Comune


	Esponenti dei partiti di centrosinistra pronti a formare una coalizione elettorale
Esponenti dei partiti di centrosinistra pronti a formare una coalizione elettorale

Dal Pd ai 5 Stelle, dieci partiti rispondono all’appello di Mazzanti

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PISTOIA. Il dopo Tomasi è iniziato al bar Sosta Loft 68 di piazza Duomo. È qua che il centrosinistra ha presentato ieri una coalizione di ben 10 partiti con cui cercherà di riconquistare Pistoia dopo due mandati passati all'opposizione del sindaco Tomasi, prossimo ormai alla candidatura come presidente della Regione Toscana.

Ad aderire all'appello del segretario provinciale del Pd Marco Mazzanti, artefice di questa operazione, sono stati proprio tutti: dal Partito Democratico, che è intervenuto con il capogruppo in consiglio comunale Matteo Giusti e con il giovane Lorenzo Scalise, al Movimento Cinque Stelle, rappresentato da Luca Pontani. Italia Viva ha invece inviato Marco Poli e Cosimo Lamichhane mentre per il Centro Democratico è intervenuto l'ex vice sindaco di Pistoia Giorgio Federighi.

All'interno del perimetro della futura alleanza, sono poi compresi anche Rifondazione Comunista, presente con Ivano Bechini, Sinistra Italiana, rappresentata dal segretario provinciale Daniele Cipriani, Sinistra civica ecologista, che ha mandato all'appuntamento Simonetta Pescini, Europa Verde con Simona Lang e Possibile con Edoardo Ottaviano. Completano poi il quadro il gruppo consiliare di Pistoia ecologista progressista dei consiglieri Francesco Branchetti e Mattia Nesti, presenti entrambi in piazza Duomo con la consigliera Greta Bonacchi, e il gruppo dei Civici Riformisti-Psi. Per questi ultimi era presente la consigliera Tina Nuti con il segretario dei socialisti Giuseppe Cutolo. Una gioiosa macchina da guerra insomma, con ben dieci anime diverse da cui non sarà però facile ottenere la tanto agognata sintesi. «Di questo ne sono consapevole – dice il segretario provinciale del Pd Marco Mazzanti – ma sono certo che sarà anche più facile del previsto giungere a una piattaforma comune. Tutti siamo consapevoli di non voler ripetere gli errori del passato, quando ci siamo presentati divisi agli elettori spianando la strada all'affermazione della destra. Inoltre, se siamo tutti qui, vuol dire che sono molte più le cose ci uniscono di quelle che ci separano. Una su tutte, la consapevolezza che le amministrazioni di centrodestra sono state fallimentari per la città».

Già dai prossimi giorni, prenderà forma il tavolo programmatico a cui parteciperanno tutti i partiti coinvolti in questo progetto. Tanti ma è probabile che, in vista dell'appuntamento elettorale, alcuni di questi partiti scelgano di presentarsi sì all'interno della coalizione di centrosinistra ma raggruppati in due o al massimo tre liste. «Una volta stilato un programma comune – ha proseguito Mazzanti – individueremo il nostro candidato a sindaco. Il nostro segretario nazionale dice che dobbiamo essere testardamente unitari. Il Partito Democratico ha iniziato questo tipo di percorso anche a Pistoia. Noi siamo di fronte a una città che è agli ultimi posti nelle graduatorie regionali per tutta una serie di parametri. I pistoiesi meritano di più e il centrosinistra unito può davvero dare un futuro migliore alla città». Fra i fallimenti più grandi dell'attuale giunta Tomasi Marco Mazzanti ha posto l'accento sull'inadeguatezza del piano strutturale, che «non assicura una visione futura di città».

«Il versante della cultura – ha infine tuonato il capogruppo democratico Matteo Giusti – è stato lasciato sguarnito. Della Pistoia capitale europea della Cultura non resta traccia alcuna e il Comune non è stato in grado di ereditare dalla Provincia un ruolo di guida effettiva del territorio nel trasferimento delle competenze. Infine la ristrutturazione del Teatro Manzoni avverrà solo con l'intervento decisivo e con i fondi della Regione. Non certo grazie a questa amministrazione».

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