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Pistoia, una città invisibile sul web: assente nei motori di ricerca

di Lorenzo Carducci
Un tratto del percorso di Pistoia Sotterranea
Un tratto del percorso di Pistoia Sotterranea

L’architetto Gianluca Iori: «Pistoia Sotterranea unico investimento nel turismo culturale»

25 agosto 2024
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PISTOIA. «Purtroppo qui c’è un’arretratezza turistica preoccupante. L’unico investimento nel turismo culturale è stato “Pistoia Sotterranea”, ormai più di vent’anni fa, ma non è stato fatto nient’altro e la città non è stata capace di attrarre i flussi che passano da Firenze e Lucca».

L’architetto Gianluca Iori, fondatore di “Pistoia Sotterranea”, non le manda a dire, chiarendo però di essere mosso «da intenzioni costruttive». Perché il potenziale ci sarebbe eccome. Proprio nel periodo in cui il sito di “Pistoia Sotterranea” è preso d’assalto dai turisti – «a luglio e agosto facciamo sei tour al giorno, sette giorni su sette» – per chi da privato lo ha fondato e lo gestisce emergono più nitide le lacune del sistema turistico cittadino.

Come il fatto che a Ferragosto, in centro, ci fossero molti bar e ristoranti chiusi, con i gruppi che, usciti la mattina dal percorso sotterraneo, non sapevano dove andare a rifocillarsi.

«Gli esercenti non stanno aperti perché non essendoci nulla in città non conviene – afferma Iori, che sul tema ha pubblicato anche uno sfogo sui social – Fatto sta che io sono costretto a consigliare ai turisti di andare a mangiare altrove».

Ma di temi nel calderone ce ne sono tanti, tra cui un progetto innovativo per un sistema di audioguide multilingue con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, che “Pistoia Sotterranea” si augura di poter attivare già a settembre.

La novità

«Crescendo nei numeri abbiamo necessità di investire in sistemi più avanzati della classica visita guidata, così paghiamo degli sviluppatori di Google che stanno creando un’audioguida multilingua con l’intelligenza artificiale» spiega Iori.

Si tratterà di un’app scaricabile con “qr code” su cellulare: la guida sarà l’avatar di Iori, che racconterà la Pistoia antica attraverso 16 stazioni tappa. In questo modo servirà solo un accompagnatore per la sicurezza.

«Il sistema interagirà coi turisti grazie a chat gpt (ad apprendimento automatico, nda)– aggiunge l’ideatore – Lo abbiamo sostenuto volentieri, tra i contenuti non ci sarà solo “Pistoia Sotterranea” ma fino a venti attrazioni della città, così sarà possibile continuare a visitare la città con la solita app».

Le criticità

Coi suoi 900 metri di percorso ipogeo, che ricalca l’antico itinerario del torrente Brana, “Pistoia Sotterranea” si sviluppa sotto la zona nordest e attraversa longitudinalmente gran parte del centro storico. Mostra le fasi storiche e architettoniche dell’espansione della città e della costruzione dell’Ospedale del Ceppo. È lì infatti che si trova la sede, anche se le visite guidate partono da piazza San Lorenzo. Il sito, così come il Museo Smi di Campo Tizzoro, fa capo all’Istituto ricerche storiche e archeologiche (Irsa).

Di “Pistoia Sotterranea” ne hanno parlato documentari di Focus e Mediaset e la guida Lonely Planet. A settembre arriveranno le telecamere di National Geographic.

«Siamo in costante crescita – racconta Iori – il primo sito in provincia di Pistoia. Il problema è che su Google e sui grandi motori di ricerca, quelli su cui si basano i principali tour operator, Pistoia è invisibile. Per questo abbiamo fatto inserire un nuovo algoritmo per luoghi d’interesse in Toscana, in modo tale da far comparire Pistoia Sotterranea: in una mattinata, 1.200 visitatori. Infatti a settembre avremo tanti gruppi di stranieri, che però arrivano qui, dormono in strutture di alto livello perché le poche che ci sono sono di ottima qualità, vengono da noi e poi si spostano a Lucca e Firenze».

“Pistoia Sotterranea” deve fare i conti anche con qualche disagio. «Da dieci anni abbiamo un mega cantiere a due passi da piazza del Duomo – dice Iori riferendosi all’ex Ceppo – che rende inutilizzabile la rampa di accesso per i disabili. L’amministrazione ci ha detto che finché non si chiuderà la partita con l’Asl il problema resterà. Sono costretto a prendere fisicamente in braccio le persone e metterle sulla carrozzina nel sotterraneo. In più abbiamo subito danni per i lavori in piazza San Lorenzo, quando ha piovuto hanno aperto i tombini e l’acqua è venuta giù mandando in tilt l’impianto elettrico. Il Comune ha attivato l’assicurazione, ma potrebbe risuccedere».

«Senza contare – prosegue – che siamo l’unica struttura che paga un canone d’affitto di 22mila euro annui per passare dalla piazza al sotterraneo, quando già paghiamo la concessione allo Stato. Inoltre il nostro progetto di allargarci fino alla Fortezza Santa Barbara è fermo a causa di una fogna che al momento Publiacqua non ha intenzione di rimuovere».

Le soluzioni

Ultimamente in città si parla dell’esigenza di una cabina di regia turistica, che possa promuovere Pistoia sul mercato in modo più efficace. Sul punto Iori ha la sua visione: «Manca una regia strategica, è vero, ma dev’essere fatta da operatori del settore. Non basta creare una dmo (destination management organization, nda), ma serve investire in una comunicazione e promozione adeguata. Ci sono tre consorzi e troppi siti, è dispersivo. I gestori di alberghi e strutture ci dicono che a Pistoia la gente spesso non ci viene perché non sa cosa c’è».

Secondo l’architetto pistoiese, «l’offerta è troppo frammentata. Ho avuto diverse lamentele da turisti stranieri che pensavano che “Pistoia Musei” fosse un sistema integrato di offerta turistica per le attrazioni di tutta la città. L’ufficio turistico è chiuso all’ora di pranzo, in più sembra di entrare in una banca».

Infine Iori si sofferma su un ultimo aspetto: «L’anniversario dei 500 anni del fregio Robbiano, al Ceppo (nel 2022) e ora i 450 anni dalla morte del Vasari sono occasioni perse, è un peccato».

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