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Pistoia, il cordoglio della città per Andrea Dami: «Uno dei nostri artisti più grandi»

Pistoia, il cordoglio della città per Andrea Dami: «Uno dei nostri artisti più grandi»

Oggi sarà disposta l’autopsia sul 77enne morto in un incidente sabato sera. Gravi ma stazionarie le condizioni della moglie Anna, al suo fianco in auto

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PISTOIA. È lutto nella cultura pistoiese per la morte di Andrea Dami, insegnante e artista dalla creatività feconda e versatile, morto sabato pomeriggio all’età di 77 anni. La salma di Dami si trova all’obitorio dell’ospedale San Jacopo, in attesa che l’autorità giudiziaria disponga l’esame autoptico.

Restano molto gravi, anche se stazionarie, le condizioni della moglie Anna Venturi, 74 anni, che si trovava con lui a bordo della Mini che, all’altezza di via Terza, a Ponte di Serravalle, ha avuto l’incidente d’auto. Venturi, fa sapere l’Asl, è ricoverata in rianimazione con lesioni importanti, anche se non dovrebbe essere in pericolo di vita.

L'artista pistoiese stava guidando la sua Mini con a fianco la moglie Anna Venturi. All'improvviso, il malore che, sembra, è risultato fatale e il terribile schianto nel muro di cement, in via di Terza, dopo aver urtato una Fiat 500, senza provocare per fortuna altri feriti. All'arrivo dei soccorritori, vale a dire dell'automedica di Pistoia e delle ambulanze della Misericordia di Pistoia e di Montecatini, Andrea Dami era sempre vivo seppur non cosciente, mentre sua moglie, a parte le varie ferite e contusioni, versava in un profondo stato di choc. Trasportati entrambi al San Jacopo di Pistoia, per Dami non c'è stato nulla da fare mentre, seppur lentamente, Anna ha iniziato a riprendersi realizzando che era accaduto qualcosa di veramente terribile. «La cosa più tremenda – hanno detto alcuni loro amici, fra cui Marco Leporatti del comitato "Nessuno Tocchi Marino, accorsi all'ospedale per sincerarsi della situazione – è stato dover glissare ad Anna sulle reali condizioni di suo marito. In quel momento, tuttavia, non si poteva fare altrimenti».

Il tragico incidente che ha accompagnato quindi l'artista alla morte, ha profondamente sconvolto il mondo artistico e culturale pistoiese che, venerdì scorso, si era dato appuntamento a Palazzo Fabroni per l'inaugurazione della mostra di Federico Tiezzi dedicata alle vite del Vasari. Andrea si era presentato con l'autorevolezza di sempre ma anche con quella grande semplicità che costituiva una della sue doti umane più importanti.

Pochi giorni prima, il 25 settembre, aveva festeggiato con gli amici il 77esimo compleanno. Una vita piena, dedidacata all’insegnamento e all’arte.

Ad Andrea Dami sono intimamente legati alcuni paesaggi e luoghi iconici del nostro territorio, che ospitano alcuni dei suoi grandi capolavori di scultura. Sculture di vario tipo, anche sonore, ma tutte accomunate da un intrinseco significato: la lotta alla prevaricazione e l'inclusività come valore. Nella nostra provincia, le sue creazioni artistiche sono ormai parte integrante del paesaggio del Giardino sonoro di Groppoli, la grande tenuta al confine fra Pistoia e Serravalle.

Stessa dignità l'hanno acquisita le sue altre opere, fra cui spiccano decisamente quella di Villa Smilea, a Montale, alla fattoria di Celle a Santomato e al Giardino della Memoria a Castelmartini. Qua la crudezza della strage nazista viene interpretata come un invito alla riflessione eternamente valido.

Moltissime sono state poi le occasioni espositive in tutta Italia, in cui Andrea Dami ha potuto esporre le proprie opere. Ma, a detta di tutti le creazioni che lo hanno reso più felice e soddisfatto sono state le centinaia di ragazzi che, con il suo supporto di docente, si sono formate al liceo artistico Petrocchi di Pistoia, dove ha insegnato dal 1966 fino alla pensione. Oggi quindi sapremo le ultime "formalità" sul percorso terreno del grande artista pistoiese fra cui, forse, anche la data del funerale.

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