Vivaismo, a Pistoia export in ripresa nel secondo trimestre dell’anno
Tesi (Coldiretti): serve la nuova legge nazionale a servizio del comparto
PISTOIA. Vivaismo, export in ripresa nel secondo trimestre del 2023 rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e importazioni in netto calo: - 8 per cento.
Fabrizio Tesi, presidente di Coldiretti Pistoia, traccia un quadro sostanzialmente positivo dell’andamento del settore ma torna a chiedere a gran voce che il Parlamento dia corpo e gambe alla nuova legge sul florovivaismo. Una legge chiamata a regolamentare un settore determinante per l’economia pistoiese e che sta vivendo una fase storica di profonda trasformazione.
Il buon andamento del secondo trimestre 2023 ha limato il calo d'export di piante ornamentali dei produttori pistoiesi, portando a quasi 242 milioni di euro il valore delle esportazioni di piante vive nel mondo nei primi sei mesi del 2023, appena l’1,86% in meno rispetto allo stesso periodo del 2022. Sono in forte calo le importazioni, meno 8%. Lo evidenziano le elaborazioni di Coldiretti Pistoia su dati Istat sul commercio estero. «Si conferma la tenuta del nostro export, con un piccolo rimbalzo rispetto al primo trimestre –spiega Tesi – Un dato che ci conforta, che è da tarare. Infatti i costi di materie prime ed energetici, rimangono a livelli elevati, riducendo i margini; riduzione solo parzialmente compensata dalla capacità delle nostre imprese di ottenere migliori prezzi per le piante dagli importatori stranieri, grazie alla qualità delle produzioni pistoiesi che si confermano eccellenza europea».
Nel dettaglio nei mesi da aprile a giugno 2023 l’export pistoiese ha sfiorato gli 89 milioni di euro, l’1,15% in più rispetto agli stessi mesi del 2022. Un segnale interessante, che va interpretato, è il calo delle importazioni già iniziato nel primo trimestre 2023 e proseguito nel secondo, che sono calate di oltre l’8% nel primo semestre.
«Un risultato importante che va consolidato –conclude Tesi – Ma non mancano le prospettive: attendiamo con buoni auspici la conclusione dell’iter che porterà all’approvazione della nuova legge sul florovivaismo, un quadro normativo coerente e organico che supporterà l’attività degli imprenditori, in materia di coltivazione, promozione, commercializzazione, valorizzazione e incremento della qualità e dell’uso dei prodotti del settore e della filiera collegata».
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