Il Tirreno

Pistoia

tra storia e memoria 

John Todd in visita a Prunetta «Qui combattè mio padre»

Carlo Bardini
John Todd in visita a Prunetta «Qui combattè mio padre»

Tra lacrime e commozione, l’incontro tra il figlio del soldato Usa e gli abitanti al centro dell’iniziativa che rievoca il passaggio della Linea Gotica, 80 anni fa

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Prunetta.. La nostra è una storia che comincia dalla fine. Dall'abbraccio di John Todd con alcuni abitanti di Prunetta e Prataccio alla fine della conferenza storica di venerdì 13 luglio. Dalle lacrime che scorrevano su molti dei visi dei presenti quando il padre di John, Donald Todd, fotografo di guerra della decima divisione da montagna dell’esercito americano, attraverso un filmato, ha salutato i discendenti delle persone che incontrò ottanta anni fa e ha spiegato quanto queste due frazioni le abbia ancora nel cuore.

La storia non può quindi che cominciare dall'emozione, dall'umanità di certi sentimenti e dalla memoria che hanno coinvolto per due giorni la popolazione di queste due frazioni e lo stesso John, che, abitando in Colorado, ha finalmente conosciuto direttamente la realtà della montagna pistoiese, finora presente solo nei racconti assidui del padre Donald.

L'inizio della storia si colloca al passaggio della Linea Gotica nel 1944-’45 sulla montagna pistoiese, con la sua scia di tragedie e giovani vite spezzate. Il reparto americano di Donald Todd si trattenne a lungo sulla Montagna pistoiese e in quei terribili frangenti nacquero legami e amicizie più forti degli anni e della distanza.

Questo fine settimana, venerdì e sabato 13 e 14 luglio, Prunetta e Prataccio hanno voluto ricordare soprattutto questo lato umano della Seconda Guerra Mondiale. E lo hanno fatto attraverso una manifestazione che si intitola “La Retrovia. Storie civili e militari degli abitanti di Prunetta e Prataccio tra il 1944 e 1945. I° rievocazione storica”. Ad organizzare, con la super visione di Michele Chiappini, sono state le Pro Loco di Prunetta e Prataccio e l' Associazione Linea Gotica Pistoiese.

John Todd non è la prima volta che arriva in Italia ma a Prunetta sì. Ieri mattina ha fatto un passaggio su quelle montagna in cui il padre visse ormai più di settanta anni fa. «Mi sono molto emozionato-ci ha detto - per me è una cosa speciale. Due giorni fa quando sono arrivato camminando in macchina in questi posti ho avuto una grande emozione perché sapevo che mio padre è stato qui durante la guerra».

John conosceva questi luoghi fin da piccolo, quando il padre mostrava le foto fatte al tempo di guerra. «Niente è cambiato - ha detto scherzando - solo le macchine sono cambiate».

John ha fatto un video del suo percorso in jeep, così da portarlo a suo padre 93enne, quando torna in America. «Mio padre - ha detto - non ha chiesto niente in particolare ma c'è una lettera che ha scritto per i cittadini di Prunetta.Mio padre è molto onorato che il paese abbia fatto questa rievocazione per lui».

La gente apparve in tempo di guerra molto ospitale. La volontà di tramandare queste esperienze, con una tradizione anche orale, è forte. «Tra qualche anno - ha concluso-tornerò qui con i miei figli perché vorrei continuare questa tradizione che hanno iniziato qui a Prunetta».

Oltre a John Todd era presente anche Val Rios, figlio di un altro reduce che a suo tempo, ora in un libro, fece una documentazione fotografica con pellicola a colori Kodak. Inoltre anche Angelo Matos, direttore del cimitero militare dedicato agli americani dei Falciani.

L'idea lanciata da Michele Chiappini è stata quella che in futuro possa nascere un audiolibro e addirittura un museo permanente a tema. —

CARLO BARDINI. BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI .

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