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L'analisi

Pisa sul chi va là: c’è una sfida piena di trappole

di Andrea Chiavacci
Pisa sul chi va là: c’è una sfida piena di trappole<br type="_moz" />

Dal precedente con il SudTirol ai lombardi: ecco perché contro la FeralpiSalò è un esame

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PISA. Immaginiamo di essere in un film dove il copione mette il protagonista di fronte a qualcosa di sconosciuto: le trappole sono sempre in agguato. E il Pisa questo genere di film, purtroppo, lo conosce bene. E, magari, questo aspetto può aiutare domani per andare alla ricerca della vittoria in casa della neopromossa FeralpiSalò sul neutro di Piacenza.

Trappole ma si può fare

Il copione è simile a quello che un anno fa aveva messo di fronte il Pisa, sempre a settembre, al SudTirol. Altra squadra all'esordio assoluto in B e che non aveva ancora vinto. Anche se i lombardi allenati da Stefano Vecchi hanno almeno conquistato il loro primo storico punto in B sabato scorso col Modena dopo 4 sconfitte di fila. E in casa Feralpi c'è grande fiducia nel tecnico della promozione. Mentre a Bolzano, un anno fa, Bisoli era appena arrivato sulla panchina degli altoatesini, fermi a 0 punti, trovando subito la svolta. Una svolta in negativo per il Pisa che venne sconfitto per 2-1, dopo l'illusorio gol di Ionita, e che chiuse sotto il settore ospite a capo chino con i tifosi che chiedevano “gente che lotta”. Fu l'anticamera della fine dell'interregno di Rolando Maran, che venne poi esonerato dopo l'1-1 di Venezia. Ma non bisogna guardare i fantasmi del passato, lo hanno ripetuto più volte i giocatori e Aquilani, e la situazione in casa Pisa è diversa. Intanto i punti sono quattro e non uno e c'è una gara da recuperare contro il Lecco. La fiducia del club intorno ad Aquilani è massima e la squadra ha giocato bene le prime due partite contro Sampdoria e Parma, male la terza a Modena, e con il Bari per mezz'ora è stato super prima di calare alla distanza.

Nuovo esame

Ora Aquilani, e non solo lui, domani vuole vedere come si comporterà il Pisa contro una squadra che è stata costruita per la salvezza. Il Pisa finora ha affrontato tutte squadre imbattute e hanno ambizioni o di vincere il campionato o almeno di andare ai playoff. Per i valori in campo, però, i nerazzurri hanno le carte in regola per vincere questa gara.

Non chiamatela favola

Ma le già citate trappole però non finiscono qui perché ovviamente c'è da fare i conti con i tanti infortuni, per ultimo quello di D'Alessandro, e con giocatori che sono di nuovo in gruppo ma da recuperare pienamente sotto il profilo della condizione. Inoltre si gioca in uno stadio storicamente ostile come il Garilli di Piacenza e contro una realtà che domani sfiderà un club che alle spalle ha esattamente 100 anni di attività in più e una piazza storica del nostro calcio. Salò, invece, è la città più piccola dell'attuale Serie B, poco più di 10mila abitanti, ma ha alle spalle un percorso, 14 anni di vita, solido e concreto. Il club è infatti nato nel 2009 dalla fusione di due squadre militanti in Serie D, la Feralpi Lonato e il Salò che venne ammessa alla seconda divisione. Da lì l'idea di dare vita a un unico sodalizio ambizioso. Il presidente diventa Giuseppe Pasini che assieme alla sua famiglia è alla guida dell'industria siderurgica Feralpi. E ancora oggi è il presidente del club. Non chiamatela favola, però. Dopo la promozione in Prima divisione nel 2011/2012, l'attuale Serie C, la FeralpiSalò ha disputato 8 volte i playoff, con due semifinali nel 2019 e nel 2022, e ha vinto il girone A la passata stagione con 72 punti e la Supercoppa di C. Con l'orgoglio, per qualche mese, di essere stato il club bresciano più in alto in Italia dopo la caduta in C del Brescia, poi riammesso tra i cadetti.

Squadra da non snobbare

La FeralpiSalò ha peggior attacco e peggior difesa della Serie B, però non va sottovalutata perché è una buona squadra, al netto degli 11 gol subiti e del solo fatto finora. Quello storico realizzato sabato scorso dal centrocampista Davide Balestrero. Capitano e uno degli elementi più esperti. Davanti ci sarà da stare attenti all’ariete Andrea La Mantia, sulla sinistra Parigini è un brutto cliente e in difesa è arrivato il pisano Michele Camporese (in dubbio per un infortunio). Di categoria anche esterni difensivi Bruno Martella, ex nerazzurro, e Gaetano Letizia. Insomma, occhi aperti.


 

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