Il Tirreno

Pisa

Pisa calcio
L'addio

«Sei stato un pezzo della storia più vera del nostro Pisa»

Aureliano Nardini, per tutti Vocina, custode dello stadio del Pisa scomparso all’età di 89 anni
Aureliano Nardini, per tutti Vocina, custode dello stadio del Pisa scomparso all’età di 89 anni

Tanti i ricordi di “Vocina”

3 MINUTI DI LETTURA





PISA.  Nel calcio ci sono persone che non fanno gol ma che a volte sono importanti come quelli, o forse di più, che una volta erano definiti gli eroi delle nostre domeniche. Per questo motivo, e non solo, la scomparsa giovedì scorso all’età di 89 anni di Aureliano Nardini, per tutti Vocina, ha lasciato un grande vuoto e una grande emozione in città e nel mondo nerazzurro. Vocina è stato molto più di un custode. Una figura storica un po’come la signora Carla, che gestiva il bar dello Zini di Cremona, e come tante altre persone che hanno legato buona parte della loro vita alla squadra della loro città. Un amore che tocca i cuori di quei tifosi legati a un pallone senza gossip e più a misura d’uomo. La Curva Nord di Pisa ha inviato ieri una nota proprio per salutare Vocina e per annunciare che oggi Nardini sarà salutato per l’ultima volta nel suo stadio dopo una benedizione nella cappellina della pubblica assistenza in Via Bargagna alle 14, 45. «La storia di una squadra di calcio, che è sempre legata alla città, comprende tanti aspetti – si legge nella nota – C’è la storia dei risultati, degli allenatori, dei giocatori. E c’è la storia del “dietro le quinte” che quasi sempre è più sanguigna, è più vera. È la storia della gente. Quella che non si vede su Sky ma che vive chi va allo stadio in settimana, o attacca gli striscioni mille ore prima, o si ferma a un autogrill durante una trasferta. Aureliano Nardini non è stato solo il custode dello stadio. È stato il custode di un pezzetto di storia, quella di un Pisa meno mediatico, meno social, ma più verace. Il custode di tanti ricordi e momenti che adesso dovremo portare avanti noi. Lo saluteremo come merita, alla nostra maniera. Entreremo in Curva, lo aspetteremo per l’ultima volta sotto la Nord. E alzeremo la Voce per lui. Ciao Vocina. I tuoi ragazzi della Curva Nord».

Ha ricordato Vocina anche l’allenatore Luca D’Angelo, dopo che la società nerazzurra, con il presidente Giuseppe Corrado, aveva dedicato un pensiero a Vocina sul sito ufficiale del club. «Aureliano per tutti noi era “Vocina”, la prima persona che vedevi quando arrivavi all’Arena – si legge nella nota del tecnico appena tornato a Pisa – C’è sempre stato, in ogni momento e dopo ogni partita e anche quando non è più potuto essere presente sentivamo ugualmente la sua vicinanza. Per questo ci mancherà e mi mancherà ma sono convinto che anche da lassù continuerà a starci vicino e a fare il tifo per noi». Bello anche il pensiero di Robert Gucher, via social, che ha pubblicato un breve video in cui scherza con Vocina che mima la sua famosa esultanza fatta dopo il 3-1 di Trieste. «Per il Pisa perdo la vocina. Ciao Aureliano, grazie per tutto, sarai sempre nei miei pensieri». Matteo Anconetani, nipote del presidentissimo Romeo, conosceva Nardini fin da quando era un bambino: «È una perdita importante per la famiglia nerazzurra. Con lui si chiude un’epoca. Mi piace sottolineare l’iniziativa della curva Nord che è davvero molto bella. Anche mio nonno venne salutato così. Credo che questo avrebbe fatto molto piacere ad Aureliano».

Primo piano
Tribunale

Costa Concordia, Francesco Schettino chiede la semilibertà. Il fratello di una delle vittime: «Quanto successo non potrà essere dimenticato»

di Ivana Agostini
Sportello legale