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Calcio: Serie B

Verso Cittadella-Pisa: una partita tra ex “opposti” e storie che si intrecciano

Massimo Berutto
L’esultanza di Varela dopo un gol segnato per il Pisa
L’esultanza di Varela dopo un gol segnato per il Pisa

La gara sarà l’occasione per rivedere due giocatori passati sotto la Torre pendente. Ignacio Lores Varela è ancora molto amato, Raul Asencio ha lasciato un brutto ricordo

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PISA. Due ex nerazzurri all’opposto nell’attacco del Cittadella, che sfiderà il Pisa sabato 13 agosto alle 20,45. Ignacio Lores Varela e Raul Asencio. Il primo si è fatto amare, al punto da entrare a pieno titolo nel pantheon degli “eroi” al termine di un’indimenticabile resistenza alla presidenza Petroni. Il secondo ha fatto di tutto per rendersi assai meno simpatico. «A Pisa ho passato i sei mesi più brutti della mia vita da calciatore», dichiarava Asencio, autore del dell’ex realizzato a Cosenza nella primavera 2020.

Nel semestre sotto la Torre pendente (il secondo del 2020), quattro apparizioni (80’ in tutto, Coppa Italia compresa) per Asencio, l’ultima delle quali curiosamente a Cittadella, in occasione dell’ultimo punto raccolto dal Pisa in Veneto.

«A Pisa ho lasciato un pezzo di cuore, tanti bei ricordi e molti amici», confessò al contrario Lores Varela pochi mesi fa al termine di Pisa-Cittadella, in risposta al pubblico nerazzurro, che aveva sottolineato con gli applausi il suo ingresso in campo al posto di Vita. La città pisana ha assistito al rilancio del talento uruguaiano, che sotto lo sprone di Gattuso visse sull’Arno la sua stagione più prolifica (11 reti nel 2015-16) realizzando un’indimenticabile tripletta nella semifinale playoff con il Pordenone, lungo la cavalcata verso la promozione in B.

Pisa ha condiviso con lui le grandi difficoltà societarie dell’annata successiva (insieme al difensore Dario Del Fabro, altro ex nerazzurro del Cittadella), partecipando anche al dolore più grande della sua vita: la prematura scomparsa del padre. Tornando in patria nel Penarol, il fantasista ha vinto un campionato e giocato in Coppa Libertadores. A Siena il rientro in Italia, prima di una nuova chance in B da gennaio a Cittadella.

Lores Varela e Asencio (trequartista e centravanti nel 4-3-1-2 di Edoardo Gorini) sono stati grandi protagonisti del sorprendente blitz (2-3) della compagine granata a Lecce venerdì scorso in Coppa Italia. Al primo è mancata solo la rete in tre nitide opportunità. Il secondo invece ha timbrato il tabellino conducendo la sua squadra ai tempi supplementari con il più classico gol dell’ex, in un clima completamente diverso da quello che contornò una simile prodezza confezionata in Cosenza-Pisa.

Nessuna esultanza, neanche un filo di polemica, fra gli applausi del pubblico salentino, riconoscente a uno degli autori della promozione ottenuta nello scorso maggio. E pensare che lo spagnolo in maglia giallorossa ha disputato solo 49’ spalmati in 5 spezzoni senza la gioia di un gol. Un centravanti di indubbie capacità (anche di raccordo nel gioco), ma un corpo estraneo nel granitico gruppo costruito da D’Angelo, che si assunse la responsabilità dello scarso impiego nel Pisa. Dopo l’addio alla Toscana il centravanti iberico di origini brasiliane ha collezionato 6 diverse squadre in 2 anni e mezzo, da Cosenza a Lecce fino a Cittadella, passando per Pescara, Ferrara e la spagnola Alcorcòn.

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