Bilancio 2026, a Pisa nessun aumento: «Servizi a costi invariati e lavori» – Le cifre
Lo schema è stato approvato dalla giunta comunale: gli obiettivi e i numeri
PISA. Portare a compimento i progetti Pnrr ancora aperti. Tentare di dare una svolta alle società dei rifiuti per fermare l’aumento della Tari che indigna i pisani. Potenziamento delle manutenzioni stradali. Con questi obiettivi di riferimento la giunta comunale ha approvato lo schema di bilancio di previsione 2026-2028, assieme al Documento Unico di Programmazione, che si compone del piano annuale e triennale delle opere pubbliche, del piano triennale di acquisti servizi e forniture, del piano di alienazione e valorizzazione patrimoniale. Ora sarà sottoposto alla commissione comunale bilancio prima di approdare al consiglio comunale per l’approvazione definitiva, come da consuetudine, prima di Natale, consentendo di partire con la gestione dell’anno nuovo in maniera piena e operativa.
Obiettivi
«Il bilancio di previsione 2026 conferma la solidità dei conti del Comune – dice il sindaco Michele Conti –. Presentiamo un bilancio in salute, che tiene insieme investimenti, servizi e regole chiare, nonostante gli aumenti dei costi che riguardano tutti gli enti locali. La priorità resta la qualità dei servizi: continuiamo a garantire nidi, mense, scuolabus e servizi essenziali senza aumentare le tariffe, che rimangono tra le più basse della Toscana. Cresce la spesa corrente per fattori inevitabili (dai contratti nazionali ai maggiori fabbisogni dei servizi sociali), ma senza scaricare nulla sulle famiglie. Su tasse e imposte confermiamo la nostra linea: nessun aumento. Imu invariata, imposta di soggiorno invariata, nessun ritocco ai servizi a domanda individuale».
«L’unico adeguamento – prosegue – riguarda l’addizionale Irpef, dove alziamo l’esenzione a 15mila euro per proteggere i redditi più bassi, ricalibrando gli scaglioni senza impatti significativi per i cittadini. Continuiamo a investire: opere pubbliche, Pnrr, rigenerazione urbana, manutenzioni, personale qualificato, inclusi i nuovi assistenti sociali che entreranno in servizio nei prossimi mesi».
Numeri
Il bilancio è di quasi 267 milioni (242 milioni nello scorso esercizio). La spesa corrente è di circa 150 milioni, quella in conto capitale di 62 milioni. Previste entrate tributarie pari a 97 milioni; trasferimenti per 8,6 milioni; entrate extratributarie per 41 milioni. Tra queste l’imposta di soggiorno prevista in 3,4 milioni e il canone unico patrimoniale in 6,1 milioni; stabili le previsioni sulle sanzioni al codice della strada di circa 8,2 milioni. Per le entrate in conto capitale, quelle da contributi agli investimenti (34 milioni), alienazioni patrimoniali (20,8 milioni), altre pari a 5,2 per un totale di 60,3 milioni, a cui aggiungere nuovi prestiti per 4 milioni di euro. La previsione relativa ai permessi a costruire rimane stabile (5,2 milioni). Alla voce uscite sono previste uscite di spesa corrente per 148 milioni e rimborsi di prestiti per 2,2 milioni in leggero calo rispetto ai 2,6 milioni del 2025. Mentre sono previste uscite in conto capitale per 62 milioni di euro. La spesa per il personale ammonta a circa 32 milioni.
Lavori
Nel 2026, anno di conclusione di tutti i cantieri Pnrr, i nuovi interventi previsti, per un valore complessivo di 61,5 milioni di euro, si concentreranno su: consolidamento e recupero funzionale del canale dei Navicelli (10 milioni), scuole e asili nido (3,4 milioni), manutenzione straordinaria della rete viaria (2,4 milioni), nuova area verde a Putignano con rinaturalizzazione fluviale (2,5 milioni), ristrutturazione alloggi popolari di risulta (2 milioni), estensione fognatura nera a Marina (1,7 milioni), restauro della chiesa di San Zeno (1,8 milioni), parcheggio nel vallo del Giardino Scotto (1,5 milioni), restauro della Stazione di Tirrenia (1,3 milioni), riqualificazione di piazza Sardegna (550 mila euro).
Società
Sul fronte degli obiettivi assegnati alle società, «merita evidenziare – dice il sindaco – i significativi passi in avanti e le scelte compiute sul fronte dell’azione di riordino», come il «forte miglioramento nella gestione dei complessi di Ospedaletto, Sesta Porta e Stazione Leopolda» con la Patrimonio Pisa, «la positiva azione di Pisamo srl» anche in ambito culturale e turistico e la Sepi «che ha ampliato i servizi strumentali offerti all’ente».
