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Pisa, all'Università due edifici del nuovo Santa Chiara – Unipi 1 e Unipi 2 per tre Dipartimenti di Medicina e la Scuola
A Cisanello le attività del vecchio Santa Chiara e di altri luoghi come le sedi storiche di via San Zeno (una sarà venduta)
PISA. Nel cantiere in corso per la costruzione del nuovo Santa Chiara a Cisanello spiccano anche due grandi edifici dell’Università di Pisa. Denominati ora Unipi 1 e Unipi 2, racchiuderanno i tre Dipartimenti dell’area di medicina con tutti i loro addetti, personale docente e non: Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale (380 addetti), Dipartimento di Ricerca Traslazionale e nuove Tecnologie in Medicina e Chirurgia (160), Dipartimento di Patologia Chirurgica, Medica, Molecolare e dell’Area Critica (110).
In pratica, vi confluiranno nel loro insieme le attività svolte ancora nel vecchio Santa Chiara, a cominciare dalla Scuola Medica, e altre che si trovano in diversi luoghi della città, tra i quali gli stabili storici di via San Zeno che ospitano l’istituto di Fisiologia e Biomedicina.
I due edifici
A fare il punto è il professor Francesco Leccese, prorettore all’edilizia. «Unipi 1 – dice Leccese – sarà un polo didattico costruito su tre piani. Al piano terra troveranno posto la biblioteca e gli uffici tecnico amministrativi della direzione area medica e della scuola di medicina. I due piani successivi saranno occupati da circa 40 aule per circa 3.500 posti a sedere, compresa un’aula magna da circa 400 posti».
Anche l’edificio Unipi 2 sarà su tre piani «con laboratori e uffici delle scienze mediche di base, quindi le aree didattico scientifiche della fisiologia, della biologia, dell’istologia, della biochimica, dell’anatomia patologica e della patologia umana».
Questi due edifici e tutte le aree dell’Università al nuovo ospedale di Cisanello occuperanno in totale una superficie di circa 35mila mq. Si tenga conto che il polo ospedaliero nel suo complesso si estenderà su 450mila mq. Di questi 35mila mq, il 70% è costruito, dunque «superficie calpestabile e utilizzabile – sottolinea Leccese – da docenti, studenti, personale tecnico e amministrativo, personale bibliotecario. Le altre aree invece sono esterne, tra cui una destinata a parcheggio piuttosto ampia».
I tempi
Il cronoprogramma di Regione e Azienda ospedaliero universitaria pisana prevede che il trasferimento nei nuovi volumi avvenga nel 2027 e riguardi «tutte queste attività: biblioteca, direzione area medica, aule studenti di medicina, molti degli uffici e dei laboratori».
Ma da dove arriveranno queste strutture? «In gran parte – dice il prorettore – da alcuni edifici storici del Santa Chiara, altri da edifici di proprietà dell’Università che saranno gradualmente liberati, come per esempio quelli nell’area di San Zeno».
Tra le mura e via San Zeno si trovano infatti gli edifici dell’Università di Pisa costruiti nel 1908 che ospitano l’istituto di Fisiologia e Biomedicina. Durante i lavori di costruzione vennero alla luce le fondazioni a forma di cuneo di una struttura di epoca romana. Con tutta probabilità si trattava di un edificio per spettacoli, un teatro o un anfiteatro.
Nell’area San Zeno si trovano due edifici di maggior pregio, tra cui l’ex Igiene, e un altro, più moderno, con laboratori di Biologia. L’intenzione dell’Università sarebbe quella di proporre al mercato (altri enti o privati) anzitutto uno dei due edifici di pregio e, con le risorse ricavate, ristrutture e mantenere a fini didattici e di ricerca l’altro stabile storico.
Seguendo poi indirizzi precedenti, una parte di area a verde sarebbe destinata a essere data alla città come parco pubblico, lungo le mura.
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