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Tari, a Pisa in arrivo la quarta rata: dentro ci sono gli aumenti – Quanto si spende in più

di Francesco Loi

	I cassonetti per i rifiuti
I cassonetti per i rifiuti

«Corrisponde al 40% del totale e comprende il conguaglio». Dovrà essere pagata entro il prossimo 15 dicembre

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PISA. In corso l’invio delle cartelle relative alla quarta e ultima rata annuale della Tari, la salatissima tassa sui rifiuti. Gli importi contengono gli aumenti previsti. Il tema è stato affrontato nella seduta di ieri del consiglio comunale con question time di Luigi Sofia (capogruppo di Sinistra Unita-Avs) e risposta dell’assessora all’ambiente Giulia Gambini.

La sostanza è che, dopo le tre rate dell’avviso dello scorso aprile (scadenze al 31 maggio, 31 luglio e 30 settembre), sta arrivando la quarta da pagare entro il prossimo 15 dicembre. L’importo richiesto con le prime tra rate corrispondeva «al 60% del dovuto Tari annuale derivante dall’applicazione delle tariffe dello scorso anno», come spiegato da Sepi. Il meccanismo è quello degli anni scorsi, ma portato dal 50 al 60% e rateizzato.

Dunque si è pagato subito qualcosa in più togliendolo dal saldo di dicembre, dove sono stati caricati gli aumenti. «Le tariffe Tari devono coprire integralmente il costo del servizio come da piano economico finanziario», ha ricordato in consiglio Gambini. «E la quarta rata in arrivo è quella del saldo che corrisponde al 40% e contiene il conguaglio dell’acconto».

Le entrate tariffarie indicate nel piano economico finanziario sono di 40.126.478 euro rispetto ai 36.682.035 euro dell’anno scorso (+9,39%).

Vanno scalati 1.209.694 euro per effetto dell’attività di recupero dell’evasione svolta nel 2023 e di un contributo del ministero dell’Istruzione per la raccolta dei rifiuti nelle scuole statali. La Tari, dunque, deve portare quest’anno 38.916.784 euro.

La ripartizione tra i rifiuti provenienti dalle utenze domestiche e quelli derivanti dalle utenze non domestiche è rispettivamente del 51,86% e del 48,14%. «Per il 2025 – scrive Sepi negli atti allegati alle delibere approvate dall’amministrazione comunale – viene individuato un coefficiente correttivo pari a 1,15 sulla produzione dei rifiuti delle utenze non domestiche per riequilibrare l’aumento che altrimenti sarebbe stato troppo penalizzante per le utenze domestiche», considerando «i fattori indipendenti dalle utenze domestiche residenti» per «la fruizione giornaliera della città da parte di utenze legate ad università, poli ospedalieri, scali ferroviari e aeroportuali, siti monumentali e litorale turistico».

Gli aumenti sulle tariffe delle utenze domestiche oscillano tra il +6,67% per le famiglie più numerose e il +7,48% per le famiglie con quattro componenti. Invece gli aumenti delle tariffe delle utenze non domestiche sono tendenzialmente omogenei e si attestano intorno al +6,72%.

Con i livelli della Tari al primo posto in Italia, «l’amministrazione comunale – ha aggiunto Gambini in consiglio – ha ritenuto di intervenire con due misure. La prima è quella delle agevolazioni contenute nel regolamento Tari a favore in un caso delle famiglie numerose e nell’altro a favore delle utenze domestiche di nuclei con persone con disabilità. Un successivo intervento sarà, a breve, il bando per il rinnovo del bonus Tari per il quale l’amministrazione ha stanziato le risorse».

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