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Ritenuta inoperabile, lo staff del dottor Lucio Urbani interviene (per 15 ore) e rimuove il tumore “super gigante”


	Lucio Urbani
Lucio Urbani

Pisa: la paziente, una donna di 70 anni, era stata inizialmente indirizzata alla chemioterapia palliativa. Asportato epatocarcinoma di 15 centimetri che coinvolgeva tutte le strutture vitali del fegato

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PISA. Un intervento chirurgico eccezionale, durato oltre 15 ore, ha permesso di rimuovere con successo un tumore epatico di oltre 15 centimetri, definito in letteratura scientifica come “super gigante”. A eseguire l’operazione è stato il gruppo multidisciplinare della Sezione dipartimentale di Chirurgia epatica del risparmio d’organo dell’Aoup (Azienda ospedaliero-universitaria pisana), diretta dal professor Lucio Urbani.

Ritenuta inoperabile

La paziente, una donna di 70 anni, era stata inizialmente indirizzata alla chemioterapia palliativa. Le condizioni erano considerate inoperabili per via dell’esteso coinvolgimento dei principali vasi del fegato. Tuttavia, il caso è stato rivalutato dal team pisano, noto a livello internazionale per l’approccio chirurgico innovativo e l’uso avanzato dell’imaging radiologico preoperatorio ed ecografico intraoperatorio.

Il tentativo

Dopo un'attenta valutazione collegiale che ha coinvolto oncologi, radiologi, anatomopatologi, epatologi, anestesisti, chirurghi e personale infermieristico specializzato, il team ha deciso di tentare la rimozione radicale del tumore.

Durante l'intervento, la paziente ha subito un arresto cardiaco, una complicanza gravissima che spesso costringe ad interrompere l’operazione. Ma grazie alla prontezza e all’esperienza degli anestesisti Gabriella Licitra, Daniele Anacleto Meiattini e Chiara Leoni, con il supporto del team di rianimazione diretto da Francesco Forfori, è stato possibile stabilizzare le condizioni cliniche e proseguire con la fase più delicata dell’intervento.

Come sta oggi la paziente

La paziente è stata dimessa dopo due settimane in buone condizioni generali. A otto mesi dall’operazione, è libera da malattia e ha ripreso una vita normale, godendosi l’estate in piena salute.

Un nuovo primato per la chirurgia epatica dell’Aoup, conferma di un’eccellenza sanitaria capace di spingersi oltre i limiti convenzionali della pratica clinica.

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