Il Tirreno

Pisa

L’allarme

Il “maniaco della siringa”, la psicosi e le testimonianze nelle chat: «Mi ha punta, poi è scappato». Cosa sappiamo sul caso tormenta Pisa

di Sabrina Chiellini

	Via Bonaini a Pisa
Via Bonaini a Pisa

Torna la paura per il fenomeno del “needle spiking”: presentate due denunce. Gli ultimi episodi il 18 e il 19 gennaio. L’aggressore è alto circa 1,70 e ha un cappuccio. Le indagini sono in corso

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PISA. Il primo caso è avvenuto a settembre, in una zona del Lungarno Mediceo a Pisa, denunciato da una cinquantenne. Sembrava un fatto isolato. Almeno fino allo scorso fine settimana, quando un misterioso uomo incappucciato, armato di siringa, è tornato a colpire nella città della Torre, suscitando una certa preoccupazione.

Gli ultimi episodi

Due gli episodi denunciati: uno avvenuto sabato pomeriggio all’altezza del cavalcavia di San Giusto, tra la stazione e la zona dell’aeroporto. Il secondo risale a domenica sera in viale Bonaini, vicino alla stazione ferroviaria. Stesso modo di agire e in un caso la polizia avrebbe trovato l’ago di una siringa. Tutte e due le volte sono state prese di mira due giovani studentesse: l’aggressore le ha colte di sorpresa alle spalle, le ha punte con l’ago e si è allontanato prima che le due riuscissero a reagire. Torna così a preoccupare il fenomeno del “needle spiking”, letteralmente iniezione d’ago, che avviene senza un movente e già segnalato in altre città, soprattutto in luoghi affollati, spesso nelle discoteche. Un comportamento che scatena manifestazioni di paura e può aprire la strada al rischio di emulazioni.

Nelle chat

La prima studentessa “pizzicata” è andata al pronto soccorso a Cisanello, non avrebbe riportato danni fisici anche se è ancora sotto choc. La sua testimonianza compare anche nella chat WhatsApp, a cui si sono iscritte già più di mille e duecento persone, utilizzata per difendersi dall’aggressore. «Erano le 18.15 e mi trovavo sul cavalcavia di San Giusto, stavo camminando, ero sola, non c’erano auto né persone – racconta la studentessa aggredita in una testimonianza riportata anche nella chat WhatsApp Needle Spiking Pisa –. Un uomo, che sarà stato alto massimo un metro e 70, incappucciato con una giacca impermeabile e le scarpe nere, mi ha punta con un ago. Poi è scappato».

Il giorno dopo, domenica 19 gennaio, l’ uomo misterioso è entrato di nuovo in azione, questa volta in una parte diversa della città. Non è chiaro se si tratti dello stesso individuo, anche se le prime indagini fanno ritenere questa ipotesi abbastanza fondata. Le due storie pubblicate anche su “Memes Unipi”, pagina Instagram utilizzata dagli universitari a Pisa, stanno innescando molte reazioni.

Le indagini e l’appello

Il questore di Pisa, Raffaele Gargiulo, conferma i due episodi del fine settimana pur ritenendo che l’allarme diffuso via social sia «sovradimensionato» e invitando alla prudenza. Soprattutto a «non muovere accuse alle persone in mancanza di certezze» o sulla base di video e immagini diffusi sulla Rete. «Stiamo lavorando su due fronti: da una parte dal punto di vista investigativo, con la Squadra Mobile costantemente impegnata, dall’altra dal punto di vista dell’intensificazione dei controlli sul territorio da parte di tutte le forze dell’ordine, così da fornire una risposta di sicurezza all’allarme sociale che stanno causando i due episodi».

La Mobile in queste ore sta passando al setaccio le immagini delle telecamere che si trovano nelle due zone dove l’ uomo con la siringa ha colpito. «Contiamo di riuscire a individuare in breve tempo il responsabile di entrambi i gesti accaduti in città». Poi l’invito del questore ai cittadini: «Non diffondete notizie esclusivamente sui social, ma rivolgetevi sempre alle forze dell’ordine». Infine un riferimento al video diffuso in maniera virale che mostra un giovane vestito di nero, accovacciato a terra che armeggia a una siringa. «Quell’ uomo lo abbiamo identificato e non ha nulla a che fare con gli episodi denunciati nel fine settimana» aggiunge il questore. Insomma serve cautela, per non accusare le persone ingiustamente.

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