Il Tirreno

Pisa

Scontro mortale

Terricciola, muore a 52 anni nel frontale: andava in ospedale dalla moglie – Chi è la vittima

di Andreas Quirici

	Il luogo dell'impatto e la vittima (foto Silvi)
Il luogo dell'impatto e la vittima (foto Silvi)

Simone Calati alla guida ha probabilmente avuto un malore andandosi a scontrare contro un camion prima e poi finendo fuori strada

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TERRICCIOLA. Stava andando a trovare la moglie che, secondo quanto appreso, è ricoverata all’ospedale di Volterra. Un primo pomeriggio cupo, umido e freddo in un punto sul rettilineo di via Volterrana a La Rosa di Terricciola. L’auto su cui viaggiava Simone Calati di Cascina, ha incrociato un camion che trasportava mangime per animali e che dal colle etrusco si dirigeva verso un’azienda dello stesso comune dell’Alta Valdera. E in quel momento è cambiato tutto.

La strana traiettoria e il doppio schianto

Il Suzuki Gran Vitara bianco su cui viaggiava il 52enne ha intrapreso una traiettoria strana, andando verso la cabina del mezzo pesante e provocando uno scontro tremendo. L’impatto l’ha poi fatta deviare di nuovo sulla destra col veicolo che ha terminato la sua corsa contro un cartello pubblicitario a bordo strada. È morto così il dipendente di Toscana Pallets. L’urto finale, violento, lo ha fatto andare contro il vetro anteriore che è andato in frantumi, col corpo che è stato sbalzato fuori cadendo a terra poco distante dal cofano.

Possibile un malore

La dinamica è in corso da parte dei carabinieri della stazione di Terricciola, intervenuti insieme ai vigili del fuoco, due ambulanze e un’automedica. Da una prima ricostruzione, l’incidente potrebbe essere stato causato da un malore che ha colto di sorpresa Calati.

Una tesi da confermare in base ad accertamenti successivi, compreso quello della velocità tenuta dall’auto del cascinese che, in base a una prima ricostruzione non sarebbe stata troppo elevata come, invece, è accaduto in altri incidenti simili che si sono verificati via Volterrana.

Due morti in pochi mesi: tema sicurezza stradale

Perché la sicurezza lungo la statale che attraversa la Valdera e conduce in Valdicecina è un tema centrale per questo territorio. Il sindaco di Terricciola, Matteo Arcenni, ieri ha annunciato che chiederà un confronto ad Anas, ente competente per questa arteria, in modo da trovare soluzioni per ridurre i rischi di automobilisti e pedoni. «Due morti in pochi mesi sono troppi», dice Arcenni riferendosi al decesso di ieri e a quello avvenuto dopo giorni di agonia all’inizio di novembre. In quella circostanza ha perso la vita Sergio Neri, pensionato di 73 anni, investito a pochi metri da casa. Situazioni diverse, così come i paesi, La Rosa ieri, Selvatelle a fine ottobre. «Ma la strada è la stessa e il problema riguarda la velocità in tratti di rettilineo dove non ti puoi distrarre un attimo – aggiunge il sindaco di Terricciola –. Servono soluzioni. Vorremmo trovarne e siamo disponibili a discuterne con Anas. Ma la competenza è loro e noi possiamo fare poco se non esortare l’ente a fare qualcosa a riguardo».

Simone Calati è l’ennesima vittima di una strada dove sono successi tanti incidenti. Alcuni di questi anche molto gravi. E ogni giorno si rischiano scontri a causa della velocità, ma anche di incroci pericolosi e con poca visibilità in numerosi punti di una viabilità percorsa quotidianamente da numerosi mezzi pesanti che non facilitano la sicurezza in una circolazione già molto difficile.

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