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Musica

Gatti Mézzi, ora è sicuro: i concerti in programma, il compleanno e quella voglia di palco e acciughe

di Libero Red Dolce

	I Gatti Mézzi e il pubblico al loro ultimo concerto al Lumiere
I Gatti Mézzi e il pubblico al loro ultimo concerto al Lumiere

La reunion del duo è realtà ma i musicisti pisani stuzzicano il pubblico ancora un po’: "Noi siamo (quasi) pronti, vi pòle ‘nteressà?"

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“Gnamooo, fece prima mi mà a fammi...”. E ve lo dovevamo dire a modo vostro, gattoni cari. Non siete stati proprio di parola da quando nel 2017 Tommaso Novi, fondatore dei Gatti Mézzi insieme a Francesco Bottai, dichiarò: «Anche i gatti passano l’inverno sul termosifone e noi ci staremo due anni». Tre anni di randagismo più del previsto il pubblico ve li può perdonare, d’accordo, ma solo perché ora è arrivato qualcosa di concreto dopo quella foto di nuovo insieme a Marina. E quelle due domande buone solo a far venire le smanie: "È permesso? Si pole?". E quella cosa è musica, la musica dei Gatti Mézzi di nuovo insieme. E con un quando e qualcosa da festeggiare.

I vent’anni insieme

I due felini - «da annoverare tra i prodotti tipici pisani», come scrisse Ico Gattai su Il Post ormai parecchio tempo fa – sono diventati maggiorenni da separati. L’anno scorso erano 18 anni, maggiore età, patente presa giusto per cantare alla ganza “amore mio la sai che dietro 'asa tua ci faccio i freni a mano”. Ma era il quarto anno sabbatico ed erano separati. Diciotto anni spaiati come si festeggiano? Nove per uno, che pesano meno e ci si sente più giovani. Ma ora è cifra tonda e dalla loro pagina annunciano: “Bimbe e bimbi belli, con l’estate che viene, quella del 2025, ci sarà il compleanno de I Gatti Mézzi: 20 anni!”. E guai a fermarsi qui.

I concerti per il 2025

E quindi vi è venuta nostalgia, eh? Alla vostra maniera, salmastro e malinconia. “Guardando un banco d'acciughe ar tramonto, ci siamo resi conto che le canzoni son figlioli bellissimi e innocenti e così c'è venuta voglia di festeggiare insieme a voi con dei concerti estivi. Pochi, ma pensati in grande”. E di nuovo ci avete fatto impazzire tutti. Ci state pigliando gusto con questa cosa dei fare piccoli annunci, stuzzicare la curiosità, farci schiantà insomma….Quelli bravi lo chiamano “teasing marketing”, ma io ho imparato da voi che a giro ci sono “troppe seghe mentali, troppi aggeggi tecnologici, troppa televisione stupida, troppa distanza dalle cose vere”; insomma, è tempo di parlare chiaro.

Il saluto e il prossimo probabile annuncio

Insomma non c’è un dove, non c’è un quando, non c'è un quante volte. Ora ci dite: “Noi siamo (guasi) pronti, vi pòle ‘nteressà?”. Pronti sono tutti pronti, non abbiate paura. Il problema è un altro, ve lo faccio dire da un vostro fan: “Ir problema è dove mettecci tutti”. Ci si vede presto: sotto palco, stretti come le acciughe.

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