Pisa, locali chiusi per i troppi tavolini: «Servono regole più equilibrate»
Confcommercio: «Un eccesso». Ziello: «Si pensi prima ai venditori abusivi»
PISA. «Nessun giro di vite, normali controlli per verificare il rispetto delle regole», è la posizione di Palazzo Gambacorti, sede del Comune. «Sì al rispetto delle regole, ma chiediamo buonsenso e collaborazione», ribatte Confcommercio. «Si pensi prima ai venditori abusivi», rincara la dose il deputato Edoardo Ziello (Lega).
La polemica è servita, e non poteva essere altrimenti, dopo i controlli sulle occupazioni di suolo pubblico da parte della polizia municipale che hanno portato, oltre a una multa, a un provvedimento di chiusura (cinque giorni) per alcuni locali del centro città. Un numero che salirebbe oltre la decina comprendendo anche la zona del Duomo.
I controlli sono dello scorso luglio, ma le Pec con contestazioni e provvedimenti stanno arrivando in questi giorni. Il caso è emerso in seguito alle lamentele pubbliche del titolare di uno dei locali della zona di Corso Italia che nei giorni scorsi ha ricevuto la sanzione per avere sforato con i metri quadrati dei tavolini all’aperto: 123 euro se si paga entro 5 giorni dalla notifica, altrimenti 175 euro pagando entro 60 giorni. «Capisco la multa, ma perché la chiusura di cinque giorni? Mi sembra un accanimento», ha detto l’esercente.
Dal Comune sottolineano che questo tipo di controlli è stato fatto su tutto l’asse centrale commerciale e in zona Duomo. «Le regole vanno rispettate – è il messaggio che esce dal palazzo –, così come le dimensioni del suolo pubblico che si ha in concessione, con relativo pagamento del canone. Siamo disponibili a dialogare con tutti, ma è necessario tenere in equilibrio le esigenze di ognuno, commercianti e residenti».
Non ci sarebbero state segnalazioni particolari alla base dei controlli. È anche vero che da poco più di un mese, d’intesa con il sindaco Michele Conti, il comandante della polizia municipale Elio Cappellini ha proceduto alla (ri)costituzione dell’Annona”. «Tra gli obiettivi che l’amministrazione comunale ha assegnato all’Ufficio della polizia municipale – si legge nell’atto di costituzione – ve ne sono alcuni, ritenuti urgenti e prioritari, che coinvolgono ambiti propri della polizia amministrativa, quali ad esempio il controllo delle strutture ricettive e il controllo sulle occupazioni dei suoli pubblici».
Ora Confcommercio Provincia di Pisa chiede un confronto. «Da sempre diciamo con convinzione sì al rispetto delle regole, ma auspichiamo allo stesso tempo una concreta collaborazione con la polizia municipale e le altre forze dell'ordine», dice il direttore Federico Pieragnoli. «La chiusura forzata di un'attività per cinque giorni, oltre alla multa, è una sanzione sproporzionata rispetto alla violazione contestata – aggiunge –. Tutti dovrebbero gestire un bar o un locale per rendersi conto dell’impatto gravissimo che comporta la sua chiusura, basti pensare alla merce già acquistata da buttare e agli stipendi da pagare comunque. Abbiamo chiesto al sindaco Conti di ridiscutere l’ordinanza del 2019 che prevede la chiusura dell’attività. Chiediamo regole più equilibrate e allo stesso tempo la tutela del lavoro di imprenditori che costituiscono un presidio per il decoro, la valorizzazione e la fruibilità dell’intera città».
Anche il deputato Ziello non ci sta e attacca riaprendo un fronte critico con il palazzo: «Giusto il rispetto delle regole, ma si facciano rispettare prima ai venditori abusivi che non pagano alcuna tassa e infestano piazze e vie importunando migliaia di persone, contribuendo alla creazione di un’immagine della città sicuramente non all’altezza. Sui locali non in regola andava adottato un atteggiamento di persuasione prima di comminare la sanzione».
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