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Navicelli, allarme della Port Authority: «Nuove aree e lavoratori a rischio»

di Valentina Landucci
Navicelli, allarme della Port Authority: «Nuove aree e lavoratori a rischio»

Pisa, Luciano Del Seppia torna a puntare il dito contro il Parco, critiche le opposizioni

22 maggio 2024
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PISA. La “prima puntata” era andata in scena qualche settimana fa in occasione dell’audizione dei vertici della Port Authority pisana nella riunione della commissione permanente che si occupa di vigilanza e controllo sulle società partecipate. Ieri il “secondo round” che non lascia spazio a interpretazioni: l’ex Navicelli punta il dito contro il Parco e chiede nuovi spazi per le aziende della nautica che ne fanno richiesta. In caso contrario le aziende – e quindi posti di lavoro – prenderanno altre... rotte. Una seconda puntata che ha visto sempre la Port Authority, con il presidente Luciano Del Seppia, ospite questa volta della commissione “assetto e uso del territorio”. Tema: le prospettive di sviluppo dell’area. La presa di posizione di Del Seppia è netta: lo sviluppo è «indispensabile» ma «senza spazi no si può fare». E una prospettiva di nuove aree si lega al nuovo piano del Parco, che non sembra – ma qui siamo sul piano delle ipotesi – voler assecondare lo scenario di espansione auspicato.

Prospettive e timori

Del Seppia parte dai numeri. Tra addetti diretti e dell’indotto le aree di Navicelli danno lavoro a 4000 persone, ma l’occupazione – dice – potrebbe essere messa a rischio dalla mancanza di spazi. «Non si può mantenere lo status quo – afferma Del Seppia – per evitare rapida decrescita della nautica in questa area». Cosa che potrebbe avvenire «nel caso in cui non venisse dato adeguato sviluppo, certamente sostenibile e rispettoso dell’ambiente e del Parco, alle attività produttive: dobbiamo trovare una strada, un percorso per rendere possibile una ragionevole crescita dell’area tenendo conto del fatto che ci troviamo in un ambiente di pregio». Del Seppia ricorda che «sull’attuale lavoro in corso sul piano del Parco» ha avuto «interlocuzioni con l’ente e con il Comune per fare presente questa necessità che faccio presente a voi – dice rivolgendosi ai consiglieri comunali in commissione – Chiedo a tutti, e per tutti noi come Port Authority, imprese e città di Pisa, di convergere su questa ipotesi di sviluppo ragionato, consapevole e sostenibile ma comunque di sviluppo. Non sapendo quali sono i contenuti del piano del Parco siamo al buio e dunque abbiamo paura. Senza spazi adeguati rischiamo di perdere occupazione nel medio e lungo termine: le aziende potrebbero preferire delocalizzare in altro luogo per motivi ovvi». Nel frattempo – prosegue Del Seppia – l’autorità pisana non riamane ferma. Da una parte ci sono gli interventi sul canale di Navicelli: palancolatura delle sponde e dragaggio. Ma anche progetti, in prospettiva futura, più legati ai servizi e in particolare alla formazione. «Stiamo lavorando a un progetto per creare un hub per fare formazione – spiega – sulla base delle richieste che vengono dai soggetti che operano nell’area».

Sos della maggioranza

Di un «clima di incertezza» definito «inaccettabile» parlano i consiglieri di maggioranza in commissione, a cominciare dal presidente Angelo Ciavarrella (al quale si associano Maurizio Nerini, Elena Del Rosso, Lorenzo Vouk e Veronica Poli). In primo luogo viene contestato il fatto che la Port Authority non si stata «coinvolta nel processo di stesura del piano integrato del Parco che sembrerebbe essere orientato a limitare fortemente l’espansione della cantieristica». «Parco e Regione – aggiungono – devono garantire la partecipazione degli enti e degli organismi preposti nell’assumere decisioni che possono impattare pesantemente sullo sviluppo del settore».

Critiche dell’opposizione

Critici, in commissione, i rappresentanti dell’opposizione consiliare. «Ci saremmo attesi di conoscere quali siano le intenzioni e le progettualità della società in termini di sviluppo dell’area e di servizi verso le imprese ospitate nei siti produttivi – scrivono i consiglieri Pd Andrea Ferrante e Marco Biondi, e il capogruppo de La città delle Persone Paolo Martinelli – Ci siamo trovati invece di fronte a una commissione imbarazzante, in cui il presidente Del Seppia, senza presentare alcuna idea precisa di governance, a “mani giunte” chiede di ampliare le aree di sviluppo per la cantieristica dichiarando di non conoscere le ipotesi del nuovo piano integrato del Parco. Nessuna elaborazione di pianificazione dell'area, nessuna notizia se siano arrivate richieste specifiche di espansione, nessuna esposizione precisa rispetto alle prospettive di servizi alle imprese, nessun chiarimento rispetto agli investimenti sul dragaggio, ma solo vaghezza».

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