Tirrenia, mare inquinato: scatta il divieto di fare il bagno, poi la revoca
Ordinanza del Comune dopo l’esito delle analisi dell’Arpat
TIRRENIA. C’è stato appena il tempo per mettere i piedi nell’acqua. Tra temperature ancora rigide e maltempo le ultime settimane hanno regalato solo poche giornate godibili al mare. Ma ora che la stagione, davvero, sembrava poter partire, con le spiagge finalmente attrezzate (se pure tra mille incertezze legate all’incubo – per i titolari delle concessioni – delle aste) ecco che sulla categoria dei gestori degli stabilimenti balneari del litorale pisano cade un’altra tegola. Se pur temporanea. Un divieto di balneazione perché l’acqua è inquinata.
L'ordinanza
Il sindaco di Pisa, Michele Conti ha firmato mercoledì 15 maggio un’ordinanza che prevede il divieto temporaneo di balneazione nel tratto marino di Tirrenia nord, per una lunghezza di 2.850 metri, che si estende a partire dall’incrocio con via Bigattiera e arriva dopo la piazza di Tirrenia, all’altezza di via dell’Agrifoglio (in corrispondenza dell’acqua park). Il provvedimento è esteso ma, questa la speranza, dovrebbe durare poco.
Le analisi
A seguito dei campionamenti effettuati da Arpat (Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana) «sono state infatti rilevate concentrazioni di Escherichia Coli superiori ai limiti previsti dalle normative, che rendono il tratto di costa temporaneamente non idoneo alla balneazione», si legge in una nota dell’amministrazione comunale. L’ordinanza, adottata a fini precauzionali, avrà efficacia fino a nuovi campionamenti svolti da Arpat: campionamenti che hanno permesso di revocare il divieto.
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