Anche il cent di zio Paperone al banco dei pegni di Pisa. L’esperto: «Beni di lusso e da collezione per avere i prestiti immediati»
Festeggia sei anni di attività la “boutique” pisana, clienti in crescita del 23%: come funziona il sistema
PISA. Il ricorso al pegno come mezzo di finanziamento cresce a Pisa, e aumenta il valore medio dei beni impegnati, arrivando a oggetti che arrivano fino a 35mila euro. La tendenza viene confermata dall’ultimo rapporto di Kruso Kapital che festeggia in questi giorni i 6 anni dall’apertura di ProntoPegno Pisa, in Via Crispi, terza filiale in Italia in ordine cronologico dopo quelle aperte a Milano e Roma.
La filiale, una delle piccole boutique del gruppo insieme ad Asti e Livorno, conta circa 200 clienti attivi (il 23%% in più rispetto all’anno scorso), registrando operazioni fino a 35mila euro e importo medio finanziato per polizza in continuo aumento (supera i 1.700 euro, sopra la media), riflettendo la tipologia di clientela e la crescita dell’ammontare dei crediti erogati del 33% anno su anno.
La filiale pisana, inoltre, si aggiudica il primato in termini di digitalizzazione risultando, tra le 14 filiali italiane dell’azienda, la più digitalizzata con oltre il 90% di clienti che utilizzano la App dedicata (si chiama DigitalPegno), usata per rinnovare online le proprie polizze e pere partecipare alle aste con offerte online. I rinnovi online, secondo la società (presente in Toscana anche a Livorno e Firenze) «superano il 60%, confermando l’interesse e la crescente propensione dei clienti all’utilizzo di strumenti digitali».
Il giro d’affari
Le tre filiali toscane contano complessivamente 3.600 clienti, 4.200 polizze attive e impeghi che superano gli 11 milioni di euro; il dato nazionale del primo semestre 2023 parla di impieghi pari a 113 milioni e oltre 33mila clienti (14 le filiali). «La nostra boutique di Pisa - commenta Giuseppe Gentile, direttore generale di Kruso Kapital - è un ottimo esempio di come il credito su pegno si conferma un valido servizio per ottenere la liquidità necessaria a realizzare progetti o colmare necessità finanziarie di vario tipo, anche attraverso una offerta online che permette ai clienti di non doversi recare in filiale per rinnovare le proprie polizze».
Oggetti di lusso e curiosità
Lo stesso Gentile spiega al Tirreno: «Il credito su pegno non è collegato alla povertà. A Pisa e nelle altre filiali toscane arrivano principalmente oggetti di lusso, oro e diamanti. In particolare Pisa si caratterizza per la digitalizzazione ma anche per l’estro dei clienti, che oltre ad impegnare tradizionali oggetti in oro lasciano in garanzia, per ottenere prestiti immediati, orologi da collezionismo e medaglie di famiglia vinte dai nonni in gare d’auto d’epoca». Con una curiosità davvero particolare: «Non mancano poi clienti che si presentano per chiedere di impegnare oggetti come la riproduzione in oro del primo centesimo di Zio Paperone». Per curiosità abbiamo dato un’occhiata su Ebay: la moneta, certificata e in buone condizioni, viene venduta anche a 1.800 euro. E le tipologie di clienti? «Abbiamo il professionista, il commerciante, il dipendente pubblico, il pensionato... una clientela molto variegata».
Cos’è il pegno
Il prestito su pegno è una forma di finanziamento erogata principalmente a persone fisiche, a seguito della concessione in garanzia di un bene. Riguarda solo beni mobili non registrati, dei quali si mantiene la proprietà ma non il possesso. Quindi niente immobili o, per esempio, autovetture. Il finanziamento su pegno ha una sua scadenza, che può essere 3,6 o 12 mesi, rinnovabili più volte fino a tre anni. Alla scadenza ci sono tre opzioni: il cliente può riscattare il bene, rinnovare la polizza pagando gli interessi, o lasciare il bene dato in pegno perché gli conviene tenersi i soldi. Da quel momento, dopo un certo lasso di tempo (da un mese in su come impone la normativa), il bene viene messo all’asta e chiunque lo può acquistare.
Le figure affini
In una recente intervista al Tirreno, Gentile ha spiegato perché alcuni clienti preferiscono il pegno anziché, ad esempio, la cessione del quinto: «La cessione del quinto dello stipendio e dalla pensione presuppone una situazione lavorativa con contratto a tempo indeterminato o una pensione e una situazione di merito creditizio sostenibile, qualora ad esempio si avessero mutui o altri finanziamenti in essere, mentre il pegno è libero perché dipende dall’oggetto che si dà in garanzia».
Inoltre cambia la cifra media del finanziamento: il ticket medio di Kruso Kapital supera di poco i 1700 euro «Anche se poi abbiamo delle polizze molto più alte, quello della cessione del quinto è di almeno 10mila euro». Infine, «cambia la "duration" nella cessione del quinto è molto più lunga rispetto al pegno, fino a 10 anni».
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