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Aeroporto, l’adesione è alta ma lo sciopero non provoca disagi

Un momento della protesta
Un momento della protesta

I lavoratori del Galilei chiedono assunzioni e sicurezza. Otto i voli cancellati

26 giugno 2022
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PISA. Si è chiusa con otto voli cancellati (tra partenze e arrivi) e disagi limitati la giornata di mobilitazione dei lavoratori di Toscana Aeroporti.

L'alta adesione allo sciopero di quattro ore indetto per ieri da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl e Usb, che in alcuni settori ha raggiunto il 100%, si è “scontrata” con la riprogrammazione dei voli che ha consentito a quasi tutti i vettori di effettuare i collegamenti previsti.

Ad incrociare le braccia sono stati i lavoratori di Toscana Aeroporti e Toscana Aeroporti Handling, il ramo d'azienda della spa aeroportuale toscana addetto a tutte le attività di terra negli aeroporti di Pisa e Firenze. Agitazione che si è aggiunta al primo sciopero europeo dei piloti e degli assistenti di volo di Ryanair a cui si sono uniti quelli di EasyJet e Volotea. «Una mobilitazione che ha acceso un faro sulla situazione degli aeroporti toscani, dove la ripresa del traffico dei passeggeri è messa in difficoltà dalla disorganizzazione aziendale e dalla mancanza di personale», spiegano i rappresentanti sindacali riuniti in presidio davanti al Galilei. «Criticità frutto soprattutto di un sistema che non funziona e rischia di non reggere più – proseguono –. Prima c'era una sola azienda, oggi una giungla di società. Ciò ricade sui lavoratori, gli stessi costretti a pagare le conseguenze di scelte sbagliate e di un sistema che vede una pluralità di soggetti in concorrenza tra di loro».

I sindacati contestano il mancato turn-over (tra dimissioni e pensionamenti, lo scalo pisano ha perso una trentina di lavoratori negli ultimi due anni), la mancata stabilizzazione del personale precario e l'assenza dagli organici dei lavoratori stagionali: almeno cinquanta nell'aeroporto di Pisa, oltre sessanta al Vespucci di Firenze, dove lo sciopero ha avuto un impatto maggiore con la cancellazione di almeno 24 voli tra arrivi e partenze. «Chiediamo stabilità occupazionale e organici adeguati a garantire la sicurezza e l'operatività degli aeroporti – rivendicano sindacati e lavoratori –. Anche l'azienda riconosce il problema, ma per il momento non ha accolto nessuna delle richieste avanzate. Dal prossimo luglio, ha promesso l'inserimento di qualche lavoratore stagionale: poche unità e senza esperienza. Un apporto tardivo e in un numero troppo limitato per far fronte a tutte le difficoltà che oggi vive il Galilei».

Quella di ieri è la prima tappa di una mobilitazione che i sindacati annunciano lunga e caratterizzata da numerosi scioperi. Ai quali, probabilmente, si aggiungeranno anche i lavoratori degli appalti. «La ripresa, che ormai ha portato il traffico passeggeri a sfiorare i numeri pre-pandemia, andava gestita diversamente – concludono le organizzazioni sindacali –. Ci auguriamo di essere ricevuti e che l'azienda prenda in considerazione le nostre proposte e le rivendicazioni dei lavoratori, che chiedono anche maggiore sicurezza e azioni per contrastare e prevenire le continue aggressioni, fisiche e verbali, di cui sono vittime».

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