Il Tirreno

Pisa

Pronte quasi 61mila dosi di vaccino per respingere l’offensiva dell’influenza

Danilo Renzullo
Comincia la lotta contro l’influenza (FOTO D’ARCHIVIO)
Comincia la lotta contro l’influenza (FOTO D’ARCHIVIO)

Il numero degli ultrasessantacinquenni e dei soggetti a rischio a Pisa e provincia sono abbondantemente al di sotto della percentuale nazionale

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PISA. L’obiettivo è "attirare" il maggior numero di ultrasessantacinquenni e la platea di persone a rischio per abbassare la soglia dell’ospedalizzazione e della mortalità. Parte con un investimento di quasi cinque milioni di euro da parte della Regione Toscana la campagna di vaccinazione antinfluenzale per la stagione 2019/2020, che punta a far crescere la popolazione di soggetti a rischio che si sottopongono al vaccino, negli ultimi anni scesa molto al di sotto delle percentuali minime indicate a livello nazionale. A Pisa e provincia saranno in totale 60.450 le dosi di vaccino (36.815 a Pisa e il resto nella provincia) distribuite a medici, pediatri e ai centri vaccinali dell’Usl, quasi un quarto della "scorta" ordinata dall’Asl Toscana Nord-Ovest (267.650 le dosi complessive) e parte delle oltre 870mila acquistate quest’anno dall’Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale), l’11,4% in più rispetto all’anno scorso, destinate a tutto il territorio regionale.

L’obiettivo è ampliare la platea di persone che si sottopongono al vaccino antinfluenzale soprattutto per invertire i dati degli ultimi anni che indicano in provincia di Pisa e, nella Toscana in generale, basse percentuali di vaccinazione. Lo scorso anno la copertura per le persone che superano i 65 anni di età è stata del 56%: un trend in crescita rispetto agli anni precedenti, ma ancora lontano dal 75%, obiettivo minimo indicato dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale. Numeri che calano ulteriormente nelle zone del Valdarno Inferiore, dove lo scorso anno la copertura vaccinale nei soggetti di età uguale o superiore a 65 anni è stata del 49,18%.

A Pisa, la distribuzione delle dosi è già terminata da qualche giorno, mentre nel resto della provincia le operazioni di consegna e ritiro ai medici di base, pediatri e negli ambulatori dell’Asl terminerà a breve. La vaccinazione è consigliata soprattutto per le persone dai 65 anni in su e per le persone con patologie croniche che, in caso di influenza, possono provocare o aumentare il rischio di complicazioni. La campagna si rivolge inoltre agli operatori sanitari, ai donatori di sangue e alle donne che all’inizio della stagione epidemica si trovano in stato di gravidanza. Le operazioni di vaccinazione possono essere eseguite dal proprio medico curante o negli ambulatori delle Usl.

Secondo gli esperti, il miglior periodo per vaccinarsi è il mese di novembre, tenuto conto che il vaccino diventa efficace circa due settimane dopo la somministrazione per una durata di circa due mesi. Prima di vaccinarsi occorre rivolgersi al proprio medico per la prescrizione della ricetta. «La vaccinazione è il mezzo disponibile più efficace e sicuro per prevenire l’influenza e per ridurre le complicanze, temibili soprattutto per le persone anziane o per quelle con patologie croniche», spiega l’Asl.

Per prevenirle, anche per questa campagna di vaccinazione, la Regione Toscana ha confermato la gratuità dei vaccini da assumere (per via orale o intramuscolo) per tutti soggetti più a rischio: persone dai 65 anni in su e per quelle affette da patologie croniche (malattie dell’apparato respiratorio o cardio-circolatorio, diabete mellito, insufficienza renale o surrenale cronica, tumori). L’accesso gratuito al vaccino è riservato anche a determinate tipologie di lavoratori, in particolare per quelli a forte esposizione con il pubblico o per le persone che lavorano a stretto contatto con gli animali. Tra questi: forze dell’ordine, vigili del fuoco, personale scolastico, allevatori, macellatori e personale sanitario (medici, infermieri, barellieri). La gratuità è stata inoltre confermata per i donatori di sangue: una possibilità che durante la scorsa campagna di vaccinazioni ha contribuito a fronteggiare le carenze di sangue, comuni nel periodo invernale. Per tutti gli altri, il vaccino è a pagamento (circa 20 euro il costo).

Il vaccino è il mezzo più efficiente per prevenire l’influenza ed eventuali complicazioni, ma spesso può non bastare. Per questo gli esperti consigliano anche una serie di accorgimenti per ridurre la trasmissione del virus: una buona igiene delle mani, una buona igiene respiratoria (coprire bocca e naso quando si starnutisce o tossisce), isolamento volontario a casa delle persone con malattie respiratorie febbrili, specie in fase iniziale, evitare il contatto stretto con persone ammalate, evitare di toccarsi occhi, naso, bocca ed usare mascherine chirurgiche per ridurre le infezioni tra i contatti stretti. Piccole accortezze che contribuiscono a prevenire eventuali "contagi" e possibili peggiori conseguenze. -

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