Stipendi in ritardo, protesta in Comune
I sindacati: «Non è la prima volta che accade». L’assessore Eligi: «Non è colpa nostra, ma della banca»
I dipendenti del Comune di Pisa lamentano l'ennesimo ritardo nell'accredito dello stipendio. «Non è la prima volta che succede - afferma Federico Giusti, responsabile pubblico impiego di Cobas Pisa - nel mese di aprile la scadenza del termine cadeva in prossimità delle ferie pasquali. Il pagamento slittò da venerdì 18 aprile a lunedì 22. Fu addotta una motivazione tecnica, poco plausibile visto che si è presentato lo stesso problema anche nel mese di maggio. C'è un'assoluta noncuranza da parte del sindaco e dei consiglieri. Bisogna capire perché questo problema si ripropone periodicamente, visto che riguarda la maggior parte dei dipendenti comunali».
Al ritardo nell'accredito degli stipendi si aggiunge quello del pagamento dei progetti: «Da sei mesi aspettiamo il nulla osta riguardante il contratto decentrato: senza quello la produttività è bloccata».
«È il secondo mese consecutivo che si presenta questa situazione - commenta Sandra Ricciarelli della Rsu Cgil - Ci è stato comunicato che ci sono problemi riguardo i flussi bancari. Di sicuro non viene rispettato il contratto di lavoro che noi dipendenti abbiamo stipulato con l'amministrazione. La politica non se ne occupa. Eppure Palazzo Gambacorti è sempre attento al rispetto delle leggi».
Un dipendente dell'ufficio anagrafe e uno della polizia municipale hanno espresso il loro disagio al nostro giornale: «È successo molte altre volte e ogni volta c'è una scusa nuova. Già è difficile arrivare alla terza settimana del mese. Come facciamo a campare se non veniamo pagati per il lavoro che svolgiamo regolarmente? Siamo molto arrabbiati».
La Rsu del Comune di Pisa ha diffuso un comunicato per far presente che «le eventuali motivazioni tecniche non possono tradursi sempre in danno per i dipendenti. Chiediamo che siano adottate opportune misure affinché emergano chiaramente le responsabilità di quanto accade al fine di evitare il ripetersi di questi incresciosi episodi, vere e proprie scuse per ritardare il pagamento di stipendi fermi peraltro da cinque anni».
Federico Eligi, assessore all’organizzazione delle risorse umane, assicura che le procedure sono state svolte correttamente dagli uffici del Comune: «La ragioneria ha operato entro i termini stabiliti, evidentemente il problema è alla tesoreria alla Banca di Pisa e Fornacette. Abbiamo inviato una lettera per richiedere urgentemente spiegazioni. Abbiamo tutto l'interesse a chiarire la situazione al più presto. Valuteremo la sussistenza delle condizioni per richiedere il pagamento delle penali».
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