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Nero Yacht, eccellenza a rischio: «Serve un accesso al mare, il Comune di Piombino ci aiuti»

di Paolo Federighi

	Stuart Shanks e i due rendering delle nuove imbarcazioni progettate da Nero Yacht
Stuart Shanks e i due rendering delle nuove imbarcazioni progettate da Nero Yacht

L’azienda dell’australiano Stuart Shanks ha lanciato due modelli di barca unici al mondo. Ma il futuro è lontano da Montegemoli: «Nella sede attuale abbiamo problemi con l’acqua, con l’elettricità, non c’è la fibra ottica e molto altro»

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PIOMBINO. Non molti sanno che a Piombino si trova un’azienda leader a livello internazionale nella progettazione di super yacht, yacht, barche e loro componenti. Si chiama “Nero Yacht” e a lavorarci sono tutti piombinesi (al momento sette, ma a gennaio aumenteranno) .

Il titolare dell’azienda, che ha la sua sede di lavoro a Montegemoli, è un australiano di Sydney. Si chiama Stuart Shanks, ha 45 anni. È dal 2020 a Piombino, dove aveva un buon amico (con cui tra l’altro avrebbe poi iniziato qui questa attività) che gli illustrò le opportunità e le qualità della città. Poi arrivò il Covid e lui, costretto a non muoversi, ne approfittò per mettere a frutto gli studi effettuati in Australia in Yacht Design and Construction e gli anni di lavoro che in tale campo aveva maturato nel suo Paese. Avendo poi circa il 90% di contatti in Europa, ecco che decise di aprire l’azienda a Piombino.

Stuart è stato uno dei protagonisti dell’America’s Cup in varie occasioni. Nel 2004 era con Luna Rossa, impegnato nella costruzione della barca per l’America’s Cup 2007. Dopo ha lavorato con Ineos e Groupama e in seguito anche con un team transalpino costruendo la barca per fare il giro del mondo, competizione vinta nel 2011. Adesso lancia due modelli unici al mondo: Nero 28 e Nero 43. Due barche totalmente in carbonio, pensate per essere parte di super yacht ma acquistabili anche separatamente, dotate di ogni comfort, bagni, letti e docce rispettivamente in circa 15 e 9 metri di lunghezza. A Montegemoli, oltre a progettare, si costruisce: interi yacht, barche e le loro parti come foil, timoni e tutti gli altri componenti. «Abbiamo aperto nel 2020 ed eravamo in due – racconta Stuart – Adesso siamo 7 e in gennaio, quando inizieremo la costruzione, saremo dai 15 ai 20, tutti del posto». I progetti vengono elaborati su richieste di privati in tutto il mondo: dall’Europa al mondo arabo, dall’America all’Oceania e all’Asia. «Il nostro nuovo modello Nero 28 – spiega Shanks – è legato ai super yacht come barca di appoggio. È lungo sui 9 metri, con due divani letto. Per trasportare da yacht a terra e viceversa. Davanti c’è l’opzione di poter inserire un letto o un bagno, a scelta. In questo caso non ci sono committenti. La sua costruzione inizierà verso febbraio 2026 e il lancio sul mercato si prevede per metà/fine 2026».

Il modello Nero 43, invece, è una barca «con bagno separato dalla doccia – prosegue Shanks – motori fuori bordo, un gommone per scendere. In circa 15 metri ci sono una saletta con letto grande e altri due letti dietro. Anche questo modello è totalmente in carbonio. Non esiste nel mercato mondiale niente del genere».

Shanks ci tiene a ribadire l’unicità dei due modelli. «Sono due modelli unici al mondo – dice l’imprenditore australiano – per la loro enorme qualità, soprattutto per ciò che concerne i materiali, il comfort, la leggerezza, i bassi consumi e il minor impatto sull’ambiente».

In futuro, Nero Yacht si occuperà anche della costruzione di barche a vela a marchio “Nero”. “Perché Nero Yacht è il nome dell’azienda – precisa Shanks – ma il brand è NERO”. Tuttavia ci sono al momento problemi di non poco conto che rischiano di compromettere il futuro dell’azienda che è un gioiello per la città. E Stuart Shanks, oltre a spiegarne il motivo, fa anche un appello al Comune di Piombino. «Abbiamo bisogno – dice l’imprenditore di Sydney – di un supporto da parte del Comune per portare la sede della nostra azienda via da Montegemoli, verso luoghi che abbiano un accesso al mare, da cui al momento siamo lontani. Abbiamo fatto e facciamo tanti investimenti, ma vorrei continuare a farli in un luogo vicino al mare e con entusiasmo. E non sarebbe un investimento solo per noi, ma anche per Piombino e per il mondo del lavoro cittadino. Qui lavorano tutti piombinesi e siamo conosciuti in tutto il mondo nel nostro ambiente. Anche adesso sto cercando lavoratori, possibilmente di qui. Che imparino e si formino nel nostro settore e per il futuro».

Che prosegue: «Con il Comune di Piombino abbiamo già parlato diverse volte, ma tutto si è sempre bloccato e nulla è andato avanti. Essere sul mare, per noi, significa ampliare ancora l’azienda e il numero dei lavoratori. A Montegemoli tutti noi abbiamo problemi con l’acqua, con l’elettricità, non c’è la fibra ottica e molto altro. Non c’è manutenzione, niente. Immaginatevi un lavoro molto caro che vi viene commissionato dall’altra parte del mondo e che deve tardare ad essere consegnato per questi problemi: è giusto? No. Investiamo tanto ma rischiamo a volte anche di rimetterci per problemi che non dipendono da noi». Shanks, proprio nel momento in cui la sua azienda lancia due modelli unici al mondo, conclude in modo netto e lapidario. «Per noi – dice – restare ancora per molto tempo a Montegemoli è impensabile. Se il Comune di Piombino non ci aiuta a trovare una sede con accesso al mare – conclude – saremo costretti a portare via l’azienda da Piombino». E ciò comporterebbe un altro duro colpo al mondo del lavoro locale e, per la città, privarsi di un’eccellenza a livello mondiale.


 

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