Il Tirreno

Il caso

Piombino, ragazzino pestato dal branco (in 8 contro 1): l’aggressione choc anche a colpi di casco

di Manolo Morandini

	L'ospedale di Piombino
L'ospedale di Piombino

È successo a Calamoresca: per il giovane prognosi di 21 giorni. Sull’accaduto indaga la polizia: ecco cosa sappiamo

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PIOMBINO. Messo nel mezzo e preso a pugni e calci. Accade a margine del piazzale di Ponente, a Calamoresca, eletto da tempo a luogo ritrovo dai giovani piombinesi. È qui che si consuma l’aggressione ai danni di un ragazzino della zona, finito al pronto soccorso con numerose ferite al volto.

In otto contro uno

A portarlo all’ospedale Villamarina, una volta sottratto alla furia del branco, sarebbe stato un suo conoscente. In otto si sarebbero messi contro uno. Un pestaggio in piena regola, poco prima della mezzanotte di sabato.

Riavvolgiamo il nastro di una vicenda con ancora molti lati oscuri e su cui sta indagando la polizia di Stato. All’origine dell’aggressione ci sarebbero le attenzioni per una ragazza. Il caos nel piazzale di Ponente esplode in tutta la sua violenza intorno alle 23,30. E così lì dove ci si ritrova per fare gruppo, trascorrere le ore della notte e incontrarsi, irrompe con la forza un branco di ragazzi che non sarebbe nuovo a questo genere di azioni.

Avrebbero avvicinato il ragazzo con fare provocatorio e lui avrebbe azzardato una risposta. Insomma, nella logica distorta di chi non conosce che la forza, avrebbe osato reagire, sebbene sul piano delle parole. E in quella sorta di codice di onore al contrario, che sembra guidare e accecare quel gruppo di ragazzi, che in città si sono già fatti conoscere per altri episodi violenti, quello è uno sgarbo inaccettabile. Il ragazzo aggredito sarebbe stato accerchiato.

A colpi di casco

A quel punto il branco avrebbe iniziato a far volare calci e pugni, fino a buttarlo a terra. E poi, continuare a percuoterlo con violenza cieca. Si racconta che chi ha provato a separarli e a sottrarlo al branco avrebbe a sua volta rimediato dei colpi. Uno ci avrebbe rimesso anche un dente. Nel parapiglia però il ragazzo sarebbe riuscito a trovare la forza per tentare la fuga. Ma si è rivelata solo un’illusione. Viene raggiunto e colpito alla testa con un casco. E una volta a terra di nuovo preso a calci. Sfogata la rabbia il branco si sarebbe allontanato per far perdere le tracce.

Il terrore dei testimoni

Chi assiste alla scena resta pietrificato dalla paura. Si sentono urla. C’è chi chiede aiuto. C’è chi chiama a casa per farsi venire a prendere dai genitori. Tanti dei giovani che si ritrovano a Calamoresca sono ragazzini ancora minorenni. Sul posto arriva una volante della polizia e una pattuglia della polizia municipale. Saranno gli agenti del commissariato a tentare di rimettere insieme i pezzi di quanto accaduto. Chi ha visto il ragazzo aggredito parla di una persona sfigurata dalle botte prese, in una maschera di sangue.

21 giorni di prognosi

Nel piazzale all’esterno del pronto soccorso poco dopo la mezzanotte c’è un capannello di giovani. In tanti sono venuti per avere notizie del ragazzo ferito. Poi è arrivata la sua mamma, che qualcuno ha avvisato dell’accaduto. La prognosi con cui è stato dimesso è di 21 giorni. Chi lo ha visto parla di tagli su una guancia tumefatta per le percosse, un taglio sul naso, oltre a una ferita alla testa e alcuni denti rotti.

Tutti dettagli che danno la misura della violenza fuori controllo che si è scatenata in un sabato sera a Calamoresca. 
 

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