Il Tirreno

L'operazione

Campiglia, arrestato con 2 chili di droga

Campiglia, arrestato con 2 chili di droga

Ai domiciliari un 70enne che coltivava canapa indiana in un’oliveta L’uomo aveva anche 3 fucili e 55 cartucce

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CAMPIGLIA. Detenzione e produzione di sostanze stupefacenti. Questi i reati contestati a un 70enne di Campiglia Marittima che adesso si trova agli arresti domiciliari. L’uomo aveva messo su un’autentica filiera della marijuana, dal campo al confezionamento. Inoltre, a suo carico c’è anche la contestazione di illecita detenzione di armi: tre fucili e 55 cartucce di vario calibro.

Il 70enne non è nuovo alle forze dell’ordine. Diversi i precedenti a suo carico per reati in materia di stupefacenti. L’uomo è stato smascherato e arrestato dai Carabinieri della stazione di Campiglia Marittima che lo hanno sorpreso in possesso di un ingente quantitativo di droga custodito nella sua abitazione e per avere approntato in un terreno nella sua disponibilità la coltivazione e produzione di “canapa indiana” che poi lavorava in casa per ottenerne marjuana. Alla presenza del sospettato i militari dell’Arma hanno eseguito la perquisizione di tutti i locali dell’abitazione arrivando a rinvenire circa due chili di infiorescenze di marijuana, essiccate e custodite in decine di barattoli di vetro stivati in diverse stanze.

Alla villetta del 70enne si è arrivati in seconda battuta. I Carabinieri sono partiti dagli elementi raccolti nel corso di una mirata attività investigativa che li ha portati a individuare la coltivazione di stupefacenti approntata in una oliveta nelle campagne circostanti Campiglia Marittima. E qui si sono trovati di fronte a una ventina circa di piante di canapa indiana a vario stadio di maturazione, alcune già parzialmente recise. E dalle approfondite indagini che ne sono seguite i militari dell’Arma sono risaliti al detentore e coltivatore delle piante: l’uomo che è residente in una villetta della zona.

Nel corso delle operazioni di perquisizione i Carabinieri, all’interno di un salone, hanno rinvenuto una rastrelliera a muro non vetrata in cui erano conservati tre fucili e, all’interno di un cassetto, 55 cartucce di vario calibro. Dagli accertamenti è emerso che le armi appartenevano al defunto padre dell’indagato e non erano mai state denunciate e regolarizzate, configurando così a carico dell’uomo anche l’illecita detenzione di armi che è prevista dall’articolo 697 del codice penale.

Sia le armi che l’ingente quantitativo di stupefacente sono stati sequestrati, mentre il 70enne è stato arrestato in flagranza di reato per detenzione e produzione di sostanze stupefacenti e, su disposizione dell’autorità giudiziaria di Livorno ristretto agli arresti domiciliari. L’arresto è stato poi convalidato all’esito dell’udienza di convalida dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Livorno.

L’operazione si inserisce nell’ambito delle attività di controllo e monitoraggio del territorio, operato su indicazione del comando provinciale dei Carabinieri di Livorno su tutta la provincia. Interventi dei militari dell’Arma che sono improntati a disarticolare a poco a poco tutte le fiorenti e redditizie centrali di spaccio che, grazie all’attenta osservazione dei rispettivi territori operata dai comandi competenti, vengono individuate attraverso una meticolosa osservazione delle dinamiche che sul territorio portano a risalire all’origine dello spaccio.
 

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