Il Tirreno

Il lutto

Piombino, addio a Divo Silvestri: la città ha perduto il suo grande sorriso

di Luca Centini
Divo Silvestri
Divo Silvestri

È stato uno dei fondatori dell’associazione Spazio H, che si occupa dei diritti delle persone con disabilità

3 MINUTI DI LETTURA





PIOMBINO. Il mare è sempre stato la sua grande passione. Il luogo di pace, la fonte di energia che gli è servita per continuare a combattere la lunghissima battaglia contro la malattia che certo lo ha cambiato ma non gli ha mai tolto positività e voglia di vivere. Divo Silvestri era un personaggio caro a tanti piombinesi. Nelle ore scorse è morto in ospedale, dove era ricoverato da alcuni giorni in seguito al peggioramento delle sue condizioni di salute. Non stava bene Divo, gli amici più cari lo sapevano.

Aveva 70 anni, lascia la moglie Laura e la figlia Letizia, commerciante molto conosciuta in città (è la titolare del negozio di alimentari Da Rosa in piazza Gramsci). Non solo. Divo lascia tante persone che in questi anni gli hanno voluto bene. Era un ragazzo quando lavorava come impiegato alla Sidercalce di Campiglia. Poco più di vent’anni, tante pagine da scrivere e una vita davanti a sé. Ma è in quel momento che la distrofia muscolare si è affacciata nella vita del piombinese senza più lasciarlo. Una malattia degenerativa che Divo ha affrontato con coraggio e determinazione e che non gli ha impedito di vivere una vita piena. In tanti ricordano il sorriso di Silvestri, la sua simpatia e la capacità di partecipare alla vita della comunità piombinese.

È stato uno dei fondatori dell’associazione Spazio H, che si occupa dei diritti delle persone con disabilità. Ha seguito con passione le attività dell’associazione, mettendosi a disposizione per superare le barriere. E quando il fisico gli ha imposto dei limiti strutturali, Silvestri ha sempre trovato il modo di oltrepassarli. Un esempio? Era un radioamatore di grande esperienza, con il suo baracchino ha collegato mezzo mondo. E poi c’era il mare, la grande passione di Divo. Amava pescare, è salito sulla barca fino a quando le condizioni di salute glielo hanno permesso. Ci sapeva fare Silvestri, quando usciva in barca raramente tornava a mani vuote. E anche quando la malattia ha reso più complicato il suo rapporto con il mare, Silvestri non si è dato per vinto. È stato lui, infatti, l’ideatore del progetto di Spazio H attraverso il quale, ogni anno, tante persone con disabilità, costrette sulla sedia a rotelle, si godono il mare del Quagliodromo. Non mancava mai Silvestri, con la sua sedia rivolta verso l’azzurro, verso l’infinito del mare. Ora quella sedia è vuota, lo ha fatto notare il suo grande amico Patrick Donati, in un post su Facebook ripreso anche da Letizia, la figlia di Divo.

Il messaggio e l’ultimo saluto

«Avrai sempre il tuo posto in prima fila», ha scritto Donati, sotto l’immagine della sedia vuota sul bagnasciuga. «Caro Divo – scrive Walter Mugnaini, presidente di Spazio H – tutte le parole di questo mondo non bastano per esprimere il dolore che provo per la tua perdita. Ricorderò sempre il tuo sorriso contagioso e la tua capacità di vedere il lato positivo in ogni cosa. Hai dimostrato che la disabilità non definisce chi siamo, ma l'esempio che doniamo agli altri. Voglio salutarti così come facevamo al termine delle nostre giornate “Ciao amico mio, buon riposo”». Da oggi, 28 giugno, la salma di Divo Silvestri è esposta alla sala del commiato della Pubblica Assistenza al cimitero di Piombino. Lunedì 30 sarà trasferita a Livorno per essere cremata.

Primo piano
Trasporti

Incendi lungo la ferrovia Pisa-Empoli: treni bloccati e tecnici al lavoro tutta la notte – Quando si riparte

di Libero Red Dolce
Speciale animali