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Calcio / Promozione

Il Piombino si salva dal diluvio: vince contro la Geotermica e resta in Promozione. Festa al Magona – Video

di Luca Centini

	La gioia del Piombino per la salvezza
La gioia del Piombino per la salvezza

I leoni nerazzurri trionfano con merito. Lepri inventa, Lunghi colpisce di testa e al Magona splende il sole nonostante la pioggia

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PIOMBINO. Piove a dirotto, ma al Magona splende il sole lo stesso. Eccome se splende. I nerazzurri sono salvi. Lunghi ha steso la Geotermica con un colpo di testa che somiglia a una liberazione. Lui, il più piccolino in campo che per una volta ha incornato da vero ariete dell’area di rigore. Così i cattivi pensieri di una stagione complicata, delle tante sconfitte e della girandola di allenatori sono rimasti intrappolati nell’acquitrino di un campo ridotto ai limiti praticabilità dal diluvio. A riemergere dal fango sono i nerazzurri che hanno messo il cuore in campo. E per i tifosi che hanno sfidato il freddo e la pioggia per stringersi nella tribunetta del Magona è stato bello vedere capitan Fatticcioni e gli altri festeggiare e abbracciarsi.

Il Piombino resta in Promozione. Salvo all’ultimo respiro, nello spareggio playout. Proprio come due anni fa. Un sospiro di sollievo per la società nerazzurra, un trionfo per Luca Gherardini e Marco Masullo, due ex bimbi del Magona chiamati in panchina a una manciata di gare dalla fine del campionato per centrare una difficile salvezza.

La posta in palio è alta e la pioggia cade senza sosta. Difficile giocare a calcio in queste condizioni. Ma in fondo, in una sfida come questa, non è così importante. Conta il risultato, conta non mollare di un centimetro. L’inizio della partita non promette bene. Il Piombino è contratto. Sente la tensione e si affida esclusivamente ai lanci lunghi verso Calabrese, che inizia la sua collezione di sportellate con i difensori di Larderello. Gli ospiti non fanno un granché ma sembrano avere qualcosa in più, così si fanno vedere al 9’ con un tiro dalla distanza di Penco che trova reattivo Favilli. In realtà sarà l’unico vero tiro pericoloso della Geotermica. Con il passare dei minuti, pur senza azioni degne di nota, si capisce che la partita sta girando. I segnali? Razzauti ingrana le marce da bulldozer del centrocampo e spazza via tutto quello che trova davanti. Diagne corre come un matto e copre ogni porzione di campo. In difesa Fatticcioni guida la banda senza sbavature. Poi, al 32’, ecco Lepri. Difende una palla che sembra persa, si defila sulla sinistra. Sembra fermarsi. Poi punta il difensore, lo brucia con uno scatto e lascia partire un cross al bacio. Un arcobaleno nella grigia giornata del Magona. Sul secondo palo i tempi di inserimento di Lunghi sono perfetti. Lui, non esattamente un colpitore, schiaccia la palla con tutta la determinazione che ha. Bulleri non può arrivarci. Gol. Il Magona esplode. Ma la strada verso la salvezza è ancora lunga. Ci si aspetta la reazione della Geotermica. Ma la squadra di Lazzerini sembra troppo leggera per mettere in difficoltà un Piombino che in campo mette tutto e pare a suo agio con quella maglia che da bianca si colora presto di marrone fango. Nella ripresa, infatti, sono proprio i nerazzurri a sfiorare il raddoppio. È ancora Lepri al 16’ sulla sinistra a prendere lo scooter in mezzo al fango. Bella palla dentro, con Calabrese che si tuffa di testa. Bulleri para e nel mischione Biondi non trova il tap-in vincente. La partita scivola via con la pioggia, minuto dopo minuto. Il punteggio resta in bilico e quando la Geotermica spinge, si trova di fronte al muro di Fatticcioni, Polese e Quarta, precisi come orologi svizzeri e duri come l’acciaio.

Non succede un granché, solo un urlo strozzato in gola per un gol annullato a Calabrese per fuorigioco. La Geotermica preme, Lazzerini manda in campo forze fresche. Ma il fortino di Gherardini e Masullo regge, senza che Favilli debba compiere interventi. Così, dopo 5’ di recupero, la festa può esplodere. Alè Piombino. I leoni nerazzurri si sono presi la salvezza. Meritata. 

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