Assalto al portavalori, c'è un piano di prevenzione: dai droni a nuove regole di sicurezza per le aziende, cosa prevede
San Vincenzo, dal tavolo in Prefettura la messa in campo di una task force: «Stiamo lavorando a un accordo quadro, condiviso con le ditte di trasporto valori, che codifichi le procedure»
PIOMBINO. Una task force interforze, sotto il coordinamento del Questore Giusi Stellino, con l’obiettivo di rafforzare in modo strutturato e continuativo la collaborazione tra le forze dell’ordine e le società che operano nel settore del trasporto valori. La decisione è maturata al tavolo della riunione straordinaria convocata dal Prefetto Giancarlo Dionisi a seguito della rapina al portavalori avvenuta a San Vincenzo il 28 marzo. All’incontro hanno partecipato tutte le forze di polizia operanti sul territorio, per un primo esame dell’accaduto e definire un piano di prevenzione forte, tempestivo e strutturato.
Ogni spostamento di denaro e di valori, di ogni tipo, dovrà essere comunicato preventivamente alle forze di polizia, con informazioni dettagliate sul tragitto, sugli orari e sulle modalità di trasporto.
«Quanto avvenuto a San Vincenzo è un fatto gravissimo, che impone una risposta immediata e decisa dello Stato – afferma il Prefetto Dionisi – . Non arretreremo di un passo. I cittadini devono sapere che il territorio è sotto controllo e che non sarà lasciato spazio a chi semina insicurezza. Che prosegue: «La sicurezza non può essere lasciata all’improvvisazione. Abbiamo bisogno di regole chiare, operative e vincolanti. Per questo stiamo lavorando a un accordo quadro, condiviso con le ditte di trasporto valori, che codifichi precise procedure, soprattutto di comunicazione, da osservare, anche con l’impiego delle tecnologie più avanzate. Lavoreremo fianco a fianco anche con gli enti gestori della rete viaria provinciale».
Tra le tecnologie che saranno prese in considerazione, vi è anche l’utilizzo dei droni per la sorveglianza e la prevenzione, già annunciato nei giorni scorsi dal Prefetto. «I droni ci aiuteranno a vigilare in tempo reale tratti sensibili del territorio – sostiene – . Sono strumenti efficaci, economici e altamente tecnologici. Possono essere utili sia in fase preventiva che nel monitoraggio in tempo reale e nella ricostruzione di eventuali percorsi di fuga, garantendo così un intervento più rapido e mirato delle forze di polizia. Prevenzione significa anticipare, non rincorrere. Questo è il nuovo approccio che intendiamo attuare, con determinazione».
Il Prefetto richiama con forza la responsabilità condivisa tra pubblico e privato: «La sicurezza non è una questione che spetta solo alle forze di polizia. Le aziende che operano nel settore del trasporto valori hanno il dovere di investire concretamente in sicurezza, per la tutela del loro personale e dei cittadini che, loro malgrado, possono trovarsi coinvolti in episodi di violenza. Non è ammissibile che manchino piani adeguati di protezione o che le informazioni sui trasporti siano gestite in modo approssimativo. Questo modello deve cambiare, subito». E sottolinea che non si tratta di misure temporanee, ma dell’avvio di un percorso strutturale. «Chi lavora nel trasporto valori sa di avere una responsabilità alta. Lo Stato è presente, ma chiede collaborazione leale, trasparenza operativa e rispetto rigoroso delle regole. La sicurezza si costruisce insieme».
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