Il Tirreno

Astrofisica

Dalle stelle di Populonia a Marte Ad Alberini il premio “Capocci”

di Cecilia Cecchi

	Un momento della cerimonia
Un momento della cerimonia

Del giovane ricercatore il miglior articolo scientifico sul Sistema solare

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PIOMBINO. Populonia, antica città etrusca è da sempre legata al fascino del cielo stellato. Ed è proprio da questa terra, dove storia e natura si intrecciano, che arriva Andrew Alberini, giovane astrofisico originario di Populonia Stazione, appena premiato con il prestigioso Ernesto Capocci Scientific Award 2024.

Cerimonia all’Osservatorio Astronomico di Capodimonte, a Napoli, durante la serata “Stelle in festa” che e ha celebrato il talento di Alberini, 30 anni, per i suoi studi sui corpi celesti. Il premio, dedicato ai giovani ricercatori impegnati nello studio del Sistema solare, è stato assegnato per un articolo scientifico di grande rilevanza pubblicato su Scientific Reports.

Per chi conosce Populonia e il suo mare, non sorprende che un giovane nato in questo territorio si sia lasciato affascinare dall’universo. Le sue origini, radicate tra le colline e il golfo, sembrano quasi aver segnato il suo destino. «Populonia è un luogo speciale – ricorda Alberini – Qui le stelle non sono solo uno spettacolo della natura, ma una fonte di ispirazione. Crescere in un luogo così ricco di bellezza mi ha aiutato a coltivare la curiosità e il desiderio di esplorare ciò che sta oltre il visibile. Questo premio è stato una sorpresa e un’emozione».

Dopo essersi diplomato al liceo scientifico Mattei di Rosignano Solvay, Alberini ha intrapreso il percorso universitario a Pisa, dove si è laureato in fisica con una tesi sulla “Zona di abitabilità per pianeti extrasolari”. Il viaggio scientifico è proseguito a Firenze, dove ha ottenuto la laurea magistrale con lode, prima di dedicarsi al dottorato presso l’Osservatorio Astrofisico di Arcetri.

Il lavoro premiato da una giuria internazionale, composta da esperti provenienti da Francia e Italia, si concentra sulla fotostabilità di molecole organiche nell’ambiente marziano. Le scoperte di Alberini potranno essere di aiuto alle missioni spaziali della NASA, in particolare il programma Mars Sample Return, e per le analisi condotte dal rover Perseverance. «Questo riconoscimento rappresenta un grande traguardo personale, e spero possa essere di aiuto per la ricerca astrobiologica – spiega Andrew – . Alla premiazione ho ringraziato i colleghi con cui ho collaborato, e le istituzioni che hanno sostenuto il mio lavoro. Il mio obiettivo è contribuire a rispondere alla grande domanda: siamo soli nell’universo? » .

Durante la serata, il direttore dell’Osservatorio di Capodimonte, Pietro Schipani, ha ricordato l’importanza di premiare le giovani menti: «Il premio Ernesto Capocci celebra la passione per la scoperta, un valore universale che supera i confini del tempo e dello spazio». Con il cielo di Populonia nel cuore e Marte nel mirino, Andrew Alberini dimostra che anche da una micropaese, dove ci si conosce tutti, si può partire per conquistare l’infinito.

 

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