Rigassificatore, è scontro: se ne va da Piombino o resta ancora? Il botta e risposta tra Toscana e Liguria
Il governatore Giani: «Nell’accordo si parla di tre anni, ora tocca a Vado Ligure». Il neo presidente Bucci: «Per me rimane dov’è»
FIRENZE. «Al governo sarà chiesto, dopo i tre anni, dove andrà il rigassificatore oggi a Piombino, perché l’autorizzazione ce l’ha, per quello che mi riguarda, per i tre anni».
L’annuncio
Lo ha detto il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, commentando le dichiarazioni del nuovo presidente della Regione Liguria, Marco Bucci, secondo cui la nave rigassificatrice può rimanere a Piombino senza essere spostata a Vado Ligure come ipotizzato in precedenza.
Lo scontro
«Bucci è stato eletto ministro o governatore della Liguria? Se è stato eletto ministro, prendo atto che il governo non vuole dar seguito alle indicazioni che ho dato nell’ordinanza di tre anni a Piombino», ha spiegato Giani parlando con i giornalisti. «La banchina del porto deve tornare alle sue funzioni che sono quelle di Piombino centro di scambi, di commercio, di attività sia da un punto di vista siderurgico, sia da un punto di vista strettamente inerente all'attività a vasto spettro di un porto».