Officina abusiva a Montegemoli, 3 indagati e area sotto sequestro
Operazione congiunta della guardia costiera e della polizia municipale
PIOMBINO. Scoperta un’officina meccanica abusiva. Qui zona industriale di Montegemoli, in via Adige al civico 16, da alcuni giorni il cancello è sbarrato. Ci sono i sigilli in applicazione del sequestro preventivo dell’area disposto dal giudice perle udienze preliminari del tribunale di Livorno. A metterli la guardia costiera in un intervento congiunto con la polizia municipale di Piombino. Al momento risultano tre persone indagate.
Si sono concluse in questi giorni le indagini avviate circa da qualche settimana dalla guardia costiera e la municipale. Ad accendere i riflettori su quel fazzoletto di terra, nascosto alla vista da un cancello e una recinzione oscurati da dei teli, sarebbero state una serie di segnalazioni di chi aveva notato un andirivieni di veicoli poi lasciati in sosta nelle immediate vicinanze. A lato di via Adige, all’altezza del civico 16 c’è un’area a parcheggio pubblico. I mezzi venivano poi movimentati all’interno di quel terreno attrezzato per le riparazioni, ma a nessuno risultava che a quell’indirizzo vi fosse mai stata un’officina. Ai provvedimenti, nell’ambito delle indagini preliminari, si sarebbe arrivati dopo vari appostamenti effettuati nella zona.
L’ispezione avrebbe confermato ai pubblici ufficiali che, all’interno, era allestita una vera e propria officina. Varie attrezzature e utensili da meccanico. Tra le contestazioni l’esercizio abusivo di attività di autoriparazione senza iscrizione al registro delle imprese ne all’albo delle imprese artigiane, come invece prescritto dalla legge che disciplina le autoriparazioni. Ma i guai non sono finiti con le sanzioni amministrative. Nel corso dell’ispezione sarebbe stato accertato un notevole quantitativo di rifiuti speciali derivanti dall’attività abusiva esercitata, tra cui parti di motore, olii esausti, filtri eccetera per il cui stoccaggio e smaltimento non sarebbe stato esibito alcun titolo autorizzativo, in considerazione del carattere abusivo dell’attività svolta. Da qui la contestazione penale del reato di gestione illecita di rifiuti speciali.