Piombino, tentato omicidio al bistrot: chi è il 33enne arrestato
Ferito all’addome con un coltello il proprietario del “Sopramare”: la ricostruzione di una notte di terrore
PIOMBINO. Una notte di terrore e di sangue. Momenti di follia, in cui balena più volte la lama di un coltello, fermati solo dall’intervento della polizia di Stato e che hanno tuttavia scatenato il panico nella Piazzetta del Mare, a pochi passi da piazza Bovio.
Gli agenti del commissariato di Piombino hanno così condotto in carcere alle Sughere di Livorno Sergio Gallo, 33enne di Domodossola (in Piemonte). A carico dell’uomo – ancora in attesa che il gip di Livorno convalidi il provvedimento – ci sono accuse pesantissime: a partire dal tentato omicidio per aver inferto una coltellata all’addome al titolare del Sopramare Bistrot, Jacopo Mondini. Ma anche lesioni personali, resistenza e violenza a pubblico ufficiale e infine porto abusivo di arma.
Molestie tra i tavoli
La Piazzetta del Mare è affollata di avventori, come ogni sera d’estate. La mezzanotte tra sabato e domenica è passata da un pezzo e il Sopramare Bistrot ha i tavoli pieni di clienti. Ma man mano che scorrono i minuti la situazione tra i tavoli si fa sempre più tesa: un uomo, presumibilmente (questa l’ipotesi degli investigatori) in uno stato di alterazione indotto dall’alcool, con sempre maggiore frequenza inizia a importunare clienti e personale del locale. Le testimonianze sull’accaduto sono ancora al vaglio degli inquirenti, ma secondo quanto i poliziotti sono riusciti a ricostruire gli animi avrebbero iniziato ad accendersi quando l’uomo si sarebbe avvicinato a una coppia di avventori. Ne sarebbe nato un diverbio particolarmente incandescente, forse addirittura una lite vera e propria. C’è chi dice che tra il 33enne e gli avventori si sia arrivati alle mani. Così il titolare del locale, Jacopo Mondini, decide di intervenire. Prova inizialmente a chiedere a Gallo di allontanarsi, arriva anche a tentarlo offrendogli un ultimo drink gratis a patto che se ne vada. La disponibilità mostrata dal proprietario del Sopramare sembra inizialmente funzionare. Ma è in quel momento che, secondo la ricostruzione degli agenti della polizia di Stato, la situazione degenera.
Attimi di follia
Il 33enne avrebbe infatti estratto un coltello a serramanico e si sarebbe lanciato contro il titolare del locale. Scatenando il panico generale e colpendo Mondini con un fendente all’addome, causandogli una lesione della parete addominale. Qualcuno prende il cellulare e chiama subito la polizia di Stato. Altri invece cercano di fermare l’aggressione: il 33enne avrebbe ferito, fortunatamente solo in maniera lieve, altre due persone sferrando altri fendenti nella calca venutasi a creare. Solo dopo si sarebbe allontanato, ma solo per venire fermato poche decine di metri più in là dai poliziotti della pattuglia che nel frattempo si è precipitata sul posto: gli agenti del commissariato lohanno trovato con ancora il coltello sanguinante in pugno e i vestiti sporchi di evidenti tracce di sangue.
Tra carcere e ospedale
Mentre l’uomo è stato così portato in cella al carcere Le Sughere di Livorno – come disposto dall’autorità giudiziaria, immediatamente allertata dal commissariato piombinese – il titolare del Sopramare è stato condotto in ospedale dal personale sanitario intervenuto a soccorrerlo.
Jacopo Mondini, conosciutissimo in tutta Piombino proprio per l’attività dei suoi lcoali, è stato così sottoposto nella notte a un’operazione chirurgica durata oltre tre ore. Al termine della quale, tuttavia, la paura provata dai suoi familiari e amici per le sue condizioni si è dissolta: l’imprenditore non è infatti in pericolo di vita ed è stato ricoverato all’alba all’ospedale di Villamarina.