Il Tirreno

Il caso

Piombino, trova il rapinatore di sua madre sotto casa: «Sono disperata e molto arrabbiata»

di Manolo Morandini
Il luogo della rapina in via Roma
Il luogo della rapina in via Roma

Tensione in via Roma, il racconto della figlia della vittima 90enne finita in ospedale in terapia intensiva: «Il malvivente importunava le persone qui sotto, si sente comunque protetto»

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PIOMBINO. La presunzione d’innocenza resta. Lo prevede l’ordinamento giuridico, fino a condanna definitiva. Ma vallo a spiegare a chi ha la mamma novantenne ricoverata in terapia intensiva all’ospedale di Livorno per le conseguenze di una rapina in pieno giorno. Specie se l’autore è noto e finisci per trovartelo sotto casa, a due passi da dove si è consumato quello che avrebbe dovuto essere uno scippo, ma è finito per avere conseguenze ben più gravi. Accade la mattina del 14 novembre, in via Roma. «Sono disperata quanto arrabbiata», afferma Elisabetta Fulceri. È la figlia di Luana Stefanelli, vittima della rapina avvenuta a pochi metri dal portone della sua casa il 10 novembre, poco prima delle 13.

«Il malvivente importunava le persone qui sotto casa mia – racconta Fulceri – , che si sono opposte, io gli ho chiesto il telefono della mia mamma, nessuno lo ha toccato, lui invece ha spintonato alcuni dei presenti». Insomma, i toni si sono scaldati. A riportare la calma e fermare la diatriba che si stava accendendo in mezzo alla strada interviene una pattuglia dei carabinieri. Fulceri a un certo punto si ritira: «La discussione è continuata, ma io non potevo sostenerla. Lui filmava con il cellulare anziché scappare, significa che si sente protetto. Sono disperata quanto arrabbiata».

Insomma, quando i tempi della giustizia sono così sfasati da farti sentire impotente finisce che se inveisci e usi toni sopra le righe verso chi non dovrebbe trovarsi in quel luogo dovrà pur essere prevista una giustificazione d’ufficio. Ma non è solo una questione di rabbia. In gioco c’è anche la serenità, il potersi sentire tranquilli di uscire e rientrare a casa. Sapere che non dovrai incrociare e sostenere lo sguardo di chi ha fatto del male alla tua mamma. Si mettono insieme descrizioni, dettagli e testimonianze. Non c’è spazio al dubbio che sia lui l’autore del reato.

Quanto possono convivere in città il senso d’insicurezza e la rabbia di sentirsi impotenti? I carabinieri della compagnia di Piombino stanno portando avanti l’intenso lavoro di indagine sul caso. Anzi, secondo indiscrezioni sembra che il fascicolo sia sul tavolo del giudice di Livorno: sarà infatti l’autorità giudiziaria a dover decidere se attivare una qualche misura cautelare nei confronti dell’uomo – un giovane residente a Piombino e ben noto alle forze dell’ordine – sospettato di essere responsabile non solo della rapina di via Roma e in base agli indizi raccolti dai militari dell’Arma, con il fondamentale aiuto delle immagini della videosorveglianza cittadina, a lui sarebbero riconducibili anche gli altri scippi avvenuti a Piombino dall’inizio del mese. In attesa di provvedimenti, i militari sarebbero impegnati anche in un’attività di monitoraggio per evitare che possano ripetersi nuovi episodi.

Intanto, sembrano migliorate le condizioni di Luana Stefanelli tanto che sembrerebbe essere ormai fuori pericolo. Il condizionale però rimane d’obbligo vista l’età della donna, le numerose fratture subite (al bacino, alle vertebre e a un braccio) e l’alto livello di preoccupazione rilevato nei giorni scorsi dal personale medico dell’ospedale di Livorno in seguito ad alcune complicazioni nel suo stato di salute. L’anziana resta ricoverata nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Livorno in attesa del suo rientro a Piombino, all’ospedale di Villamarina.


 

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