Il Tirreno

Portoferraio

Elba, turisti fuori dalla Villa chiusa: «È solo una polemica è inutile»

di Luigi Cignoni
Elba, turisti fuori dalla Villa chiusa: «È solo una polemica è inutile»

Il direttore Camilli chiarisce: i giorni di apertura sono indicati

30 maggio 2023
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PORTOFERRAIO. «C’è un cartello affisso all’inizio del viale alberato che conduce all’ingresso della residenza napoleonica di San Martino. Qui è specificato, e anche in più lingue, l’orario d’apertura al pubblico del museo. Come è ampiamente e diffusamente pubblicizzato sui siti web e nelle varie brochure che sono lasciate nei luoghi pubblici e a bordo dei traghetti a disposizione dei passeggeri. Buon segno di professionalità è condurre i turisti, informandosi prima sugli orari. Per cui non si capisce questa polemica scoppiata sui social, per aver constatato il museo chiuso sabato pomeriggio scorso».

Così si esprimono gli addetti della ‘Maison rustique’ di San Martino che intervengono in seguito alla polemica divampata sui social dopo che sabato scorso, in pieno “maggio napoleonico”, un gruppo di turisti partecipanti a una visita guidata sono rimasti fuori dal cancello della Villa di San Martino.Il sabato e la domenica le due regge imperiali sono aperte solo dalle 9 alle 13. Il pomeriggio chiuse. Ciò non è tuttavia bastato ad arginare le proteste. «La polemica che ne deriva – ha detto il direttore dei due musei napoleonici elbani, Andrea Camilli – è perfettamente inutile. Priva di qualsiasi base». Oltre che essere controproducente, allorquando la contestazione si allarga, coinvolgendo a macchia d’olio chi, in maniera diretta o indiretta, fa del turismo la sua maggiore fonte di guadagno. Ma restiamo ai due musei nazionali. Che l'organico del personale che lavora al loro interno è sottodimensionato, non è una novità. È stato detto più volte. Questo si ripercuote inevitabilmente su comportamenti che molto spesso non vengono incontro alle esigenze e alle necessità della domanda esterna. Rappresentata dalla sacrosanta curiosità di ospiti che giungono all’Elba da ogni parte d’Europa (e non solo), mossi unicamente dal desiderio di visitare i luoghi che hanno ospitato l’Imperatore francese. Occorre tenerlo presente tale bisogno, ogni volta che si è alle prese stabilire l’orario di apertura.

Ma qui ci si scontra con un regolamento ministeriale che non ammette interpretazioni. Inoltre c’è da rispettare il contratto di lavoro siglato dalle organizzazioni sindacali. Sulla questione delle aperture eccezionali delle ville è intervenuta anche l'amministrazione comunale a più riprese (e anche in diverse legislature, tenuto conto che i due musei ricadono nel suo territorio di competenza), senza purtroppo addivenire a nulla di fatto. Come pure la richiesta, soprattutto d’estate, di aprire le regge anche nelle ore notturne, semmai con personale messo a disposizione dall’amministrazione di Portoferraio. «Ci sono precisi oneri che devono essere adeguatamente rispettati – ha aggiunto il direttore – Ma soprattutto ci sono costi. Chi mette in campo le risorse per dare gambe al progetto?». E dal momento che si parla di soldi Andrea Camilli non intende lasciarsi sfuggire l’opportunità di avere finanziamenti dal Pnrr (quasi tre milioni di euro). Su questi sta lavorando. Investimenti che ricadranno su San Martino e sui Mulini. «Intanto è imminente – conclude anticipando una buona notizia – l’apertura a breve della terrazza grande di San Martino, che sarà agibile di nuovo al pubblico. Una volta posizionate le reti protettive, l’apriremo ai visitatori».

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