Le rondini con nido vista mare: alunni da Firenze per proteggerle

di Cecilia Cecchi

	Uno dei nidi di rondine al bagno "La Capannina" 
Uno dei nidi di rondine al bagno "La Capannina" 

Al via la terza edizione del progetto “Facciamo Capanna” con laboratori a Perelli Ghignoli (Wwf): «Qui come al “Luna Beach” una piccola colonia censita dal 2014»

24 maggio 2023
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PERELLI Piccola comunità di nuovo vista mare: sono le rondini tornate ai nidi del bagno “La Capannina” di Perelli. E proprio qui sta per ricominciare il progetto “Facciamo Capanna” alla 3ª edizione con laboratori alla scoperta di natura, ambiente e storia; tutto per conoscere e proteggere il mondo che ci ospita. Attesi - ad inizio giugno - alunni della primaria “Monticelli” di Firenze (che saranno seguiti dal Wwf Livorno) .

Rondini, rondoni, balestrucci “valore aggiunto” ovunque abbiano il coraggio inconsapevole di fare un nido. Sì perché c’è ancora chi questo non lo capisce; Popolonia resta ambito, purtroppo, ancora molto a rischio. A seguire da sempre anche le rondini de “la Capannina” Silvia Ghignoli, responsabile oasi Wwf (riserva naturale regionale) Padule Orti Bottagone: «Qui vari laboratori – ricorda – fin dal 2014 grazie all’allora progetto del Consorzio bonifica che comprendeva pure il “Luna Beach”, dove erano censiti nidi nei bagni. Ora resta solo “la Capannina” – prosegue Ghignoli – : le rondini ci sono sempre state intorno al ristorante, 6/7 nidi dipende dagli anni. Dal 2021, col progetto “Facciamo Capanna” il laboratorio per bambini è dedicato soprattutto alle rondini visto che qui le possono anche vedere». Al Rivellino, a Piombino, sono state appena consegnate sei targhe ad altrettanti cittadini come “riconoscimento” perché vivono in case “amiche delle rondini”.

«In Val di Cornia, come a Piombino – racconta Ghignoli – situazione in continua evoluzione. A Populonia stazione c’erano tanti balestrucci: purtroppo pure lì, a causa di ristrutturazioni o manutenzioni, sono stati distrutti molti nidi. Eppure per evitarlo basterebbe poco: posizionando sotto i nidi una piccola mensola di legno si eviterebbe qualunque caduta. E non si deve riverniciare le pareti con colori idrorepellente: perché i nidi non possono essere più neppure ricostruiti. Populonia Castello non è meglio – aggiunge – purtroppo da qui i problemi vengono segnalati troppo tardi come nel caso di finestre sbarrate in una struttura dove esisteva un’intera colonia. Le rondini, i loro nidi, le uova e i piccoli sono protetti dalla legge e dal codice penale, che ne vieta l’uccisione e la distruzione. Basterebbero piccoli accorgimenti e si potrebbe convivere. Questi animali danno pregio ad ogni borgo».

«Dopo la cerimonia al Rivellino – sottolinea Silvia Ghignoli – tanti cittadini ci hanno contattato dai Diaccioni perché in una torretta ospitano rondini e balestrucci. Segnalazioni da diverse strutture ricettive e agricole Val di Cornia. Una colonia di balestrucci pure alla alla stazione di Campiglia già salvata dall’ultima ristrutturazione. Tutti luoghi che magari meritano una targa, faremo – assicura – delle verifiche».

Valore crescente per “Facciamo Capanna alla Capannina” con proposte di ecologia, sostenibilità, inclusività, accessibilità e valorizzazione del patrimonio partendo da uno stabilimento balneare. Ne è ideatore e curatore sin dall’inizio, Alberto Lotti, 30 anni, laurea in architettura (figlio di Fabrizio, titolare del bagno) : «Sempre l’idea di proporre “Capanne” – spiega – gesti semplici ma di valore che portano a ripensare tempo, spazio, azione: da queste considerazioni la scelta del nome del modello riproposto ogni anno. Pensare a un modo che, sfuggendo alle logiche del mercato, si basi su collaborazione, equità sociale, l’etica, il dono. Definiamo così, per il terzo anno consecutivo – dice – uno spazio neutro dove stare senza rumori estranei e di disturbo, per dar modo alla curiosità di indagare. È il consolidamento di iniziative che ci confermano, non solo azienda privata, ma promotori culturali all’interno di un territorio da valorizzare e curare». Partner del progetto Wwf Livorno,Parchi Val di Cornia, Gnrac, Microcosmo, Spazio H, Isis Follonica e Guardia costiera.
 

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