La sfida di Baldo: il gin piombinese dagli aghi di pino del golfo di Baratti – Video
Si chiama “Ginestro” il liquore del Tirreno
PIOMBINO. Un gin per dimenticare? No. Per ricordare i profumi, i venti, gli odori, le piante di piante di questa nostra terra. Il nome gliel’ha già dato Baldo Ruocco, barman piombinese di quasi 33 anni, titolare del “Brulotto”, locale sottostante la meravigliosa piazza Bovio.
Lo ha chiamato “Ginestro”, ed è il “Gin del Tirreno”. Lo possiamo già trovare in commercio nella sua elegante bottiglia da mezzo litro. Un’iniziativa sulla quale il barman piombinese ha scommesso e che sta riscuotendo molto successo tra i clienti del locale di Piombino.
L’idea
Il Ginestro è proprio un gin piombinese: «Abbiamo preso – dice Ruocco - la foglia di fico in via De Sanctis, la salicornia al Mortelliccio, gli aghi e le gemme di pino a Baratti».
Ma com’è nata l’idea di creare questo gin così particolare?
«La pensai – racconta il barman – quando lavoravo a Firenze. Molti fiorentini non vedevano l’ora di tornare dalle nostre parti d’estate, sentivano la mancanza dei nostri profumi, doni che noi diamo spesso per scontati perché viviamo qui. E pensai che non esisteva un distillato che rappresentasse la nostra costa». Ecco allora che, qualche anno dopo, il sogno è diventato realtà.
Dal sogno alla realtà
«Sì. Ho voluto creare un distillato di qualità – spiega Ruocco – che portasse in sé un’esperienza. Mi piacerebbe che chi vive in questo territorio si legasse al prodotto, che lo sentisse un pezzo di sé, della sua storia, della sua identità». Il “Ginestro” è un London dry che profuma di mare”. Baldo Ruocco, ovviamente, non ha fatto tutto da solo. E ha scelto di crearlo a Piombino e adesso.
«Prima – spiega – lo avrei fatto solo per business. Ma ho voluto farlo qui e ora. Qui perché Piombino è la mia città; ora perché ho esperienza. Tanti sono stati gli esperimenti che ho fatto al Brulotto, dove già facevamo gin alla salicornia poi, dopo aver contattato i ragazzi di Fermenthinks, due bartender e Stefano Cicalese (pluripremiato Master distiller) ho capito di aver trovato la mia squadra. Volevamo un gin rotondo, ossia con carattere ma senza spigoli, equilibrato, alla fine ci siamo riusciti e lo abbiamo lanciato qualche settimana fa al Brulotto».
Il prodotto
«Chi lo ha provato – dice convinto Baldo Ruocco – ne è rimasto entusiasta». La distilleria, che lavora solo artigianalmente, è a Bagno a Ripoli e da qualche settimana lo si può trovare nei supermercati Conad di Piombino, San Vincenzo, Venturina, Follonica e Massa Marittima, dai rivenditori come Idam e nei principali locali piombinesi e della costa.
«Ero partito con 45 gradi – precisa il barman del Brulotto Baldo Ruocco –, ma la tendenza di adesso è quella del soft drink, anche se 42 gradi non sono pochi». Ma lo si troverà solo in Toscana? «Il prodotto – risponde Baldo – è nato per la Toscana. Ma sono un ambizioso e non disdegnerei affatto che ne varcasse i confini».
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