Il Tirreno

Il caso

Aeroporto, Giani riapre il dibattito Comune-imprese

di Giuseppe Boi

	La pista dell'aeroporto di Marina di Campo
La pista dell'aeroporto di Marina di Campo

L’ingresso di Toscana Aeroporti all’Elba e l’adeguamento dello scalo fanno riaprtire il confronto rimasto sotto traccia negli ultimi mesi nell’isola

01 ottobre 2022
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CAMPO NELL'ELBA. Da una parte un fulmine a ciel sereno che va a colpire un nervo scoperto. Dall’altra una speranza che sembra prendere forma. Eugenio Giani interviene sull’aeroporto di La Pila e riapre il dibattito tra il Comune di Campo nell’Elba e il mondo produttivo isolano. Un confronto in questi mesi sotto traccia ma che, anche alla luce della congiuntura economica e internazionale sul turismo, diventa chiave per l’Elba. Al centro , come sempre, il rilancio dello scalo attraverso l’allungamento della pista di volo.

«Oggi la società aeroportuale che gestisce Marina di Campo è a prevalente capitale della Regione: stiamo dialogando da tempo, e ora nel mese di ottobre si cercherà un di stringere, perché magari entri in società Toscana Aeroporti, ne acquisti la maggioranza, e possa integrare l'aeroporto dell’Elba con gli aeroporti di Firenze e di Pisa», ha detto venerdì il presidente della Regione “conquistandosi” l’applauso di albergatori, commercianti e imprese. «(Con Toscana aeroporti, ndr) potremmo anche avere quella prospettiva di breve ma significativo allungamento di 100-150 metri della pista dell'Elba, e questo darebbe anche delle prospettive di voli di linea e quindi di una maggiore accessibilità al nostro stupendo arcipelago toscano», ha aggiunto sollevando più di qualche dubbio e sospetto nel Comune di Campo nell’Elba, e in buona parte della cittadinanza, per le conseguenze dei lavori sul territorio.

Non a caso l’amministrazione comunale campese ha deciso di non commentare le dichiarazioni di Giani. Del resto le parole del presidente hanno in un certo senso preso in contropiede l’amministrazione di Davide Montauti. Il tema aeroporto era stato trattato lo scorso 21 settembre dall’assessore regionale Stefano Baccelli in un incontro sulla continuità territoriale in scadenza 1° febbraio dell’anno prossimo. Fu proprio Il Tirreno, durante la conferenza stampa convocata al termine del vertice con i sindaci, a sollevare la questione dell’allungamento della pista.

L’assessore però si limitò a rinviare al questione a un successivo «incontro tra Giani e le comunità locali». Un faccia a caccia che non è ancora avvenuto, ma ora la posizione della Regione è già chiara: l’allungamento della pista non è un tabù. Anzi, proprio l’ingresso di Toscana aeroporti nello scalo di La Pila potrebbe sbloccare gli investimenti. Dichiarazioni che l’amministrazione campese non ha gradito anche perché ferma sulla posizione che vincola l’ampliamento della pista ai risultati di uno studio (ancora da farsi) sull’impatto socio-economico dei lavori.

Chi invece è certo della necessità di fare i lavori di ampliamento è il settore produttivo. «L’allungamento è fondamentale, il dunque è solo come ci si arriva», sostiene Maurizio Serini della Cna. «Siamo sempre stati favorevoli e ci siamo battuti per la continuità territoriale – ricorda Franca Rosso di Confcommercio Elba –. Occorre far funzionare lo scalo che c’è e fare tutte le opere necessarie. Non ci possiamo più cullare sul fatto che i turisti arrivino sempre dalle stesse nazioni, occorre mettere le condizioni per nuovi mercati (vedi articolo a destra)».

Parole in linea con quelle del presidente degli albergatori elbani. «Ho già esternato a Giani le mie previsioni di un 2023 difficile a causa della contrazione del turismo italiano – sottolinea Massimo De Ferrari –. Puntare agli stranieri diventa fondamentale e i collegamenti aerei hanno un peso notevole. Lui ha assicurato l’impegno della Regione sugli investimenti, ma ha anche chiesto a noi elbani di non ostacolare i progetti». Ed è proprio questo il punto. Che farà l’Elba, o meglio Campo?


 

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