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Montecatini, il Comune fa sul serio per acquisire la Torretta: versata la cauzione

di Luigi Spinosi
Montecatini, il Comune fa sul serio per acquisire la Torretta: versata la cauzione

E in commissione partecipate passa l’ordine del giorno proposto da Fanucci per rilevare anche le “serre calde”

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Montecatini Niente sopralluogo al complesso termale della Torretta. Il previsto appuntamento della commissione consiliare partecipate è stato infatti annullato per l’impossibilità dell’amministratore unico della società Terme Luca Quercioli a prendervi parte, e la sua presenza era fondamentale per far fronte ai quesiti che sarebbero potuti emergere nell’occasione. A comunicarlo, in apertura della seduta della commissione partecipate, è stato il presidente della stessa, il consigliere Edoardo Fanucci, il quale ha aggiunto che comunque l’Au si è detto disponibile a partecipare al sopralluogo entro il 20 gennaio. Ma di Terme in generale, e di Torretta in particolare, si è comunque parlato molto nella stessa seduta. E non solo per la notizia che il Comune di Montecatini ha versato 151mila euro, a titolo di deposito cauzionale, nella procedura di concordato preventivo di Terme di Montecatini, come richiesto dal liquidatore giudiziale per l’acquisizione da parte del Comune dello stabilimento Terme Torretta. Ora, viene spiegato dal Comune, dopo il versamento della cauzione, il liquidatore potrà pubblicare il bando di vendita (con la relativa asta che, ha spiegato l’assessore Enrico Giannini, è attesa in tempi brevi).

Fanucci ha però evidenziato che a fronte di questo versamento, per una vendita di cui non esiste ancora il bando, non risultano invece fatti i versamenti per altri beni per i quali i bandi sono invece già stati pubblicati e per i quali il Comune aveva manifestato l’interesse all’acquisto, ossia l’ex capanna spazzini. E poi lotto delle serre calde Torretta: anche per questo è stato fatto il bando, ma in questo caso non è stata manifestata nemmeno la volontà politica dell’amministrazione all’acquisto, nonostante sia un lotto contiguo a quello della Torretta, e logica vorrebbe che i beni (Torretta e serre calde) restassero nelle stesse mani, ossia quelle del Comune. E su questo punto, oltre alle rassicurazioni sulle volontà dell’amministrazione arrivate dall’assessore Giannini, la commissione partecipate si è espressa all’unanimità a favore dell’ordine del giorno – presentato dal presidente della commissione – a favore dell’acquisto delle serre.

«Comprare la Torretta, senza le sue antiche serre, non avrebbe alcun senso – spiega Edoardo Fanucci, presidente della commissione partecipate nonché capogruppo di “Il futuro è nel nome”, all’opposizione in consiglio – il Comune ha versato la caparra di 150mila euro, pari al 10%, del valore delle Terme Torretta. Un passo atteso da tempo, nella giusta direzione. Adesso, con coraggio e visione, serve completare l’opera acquisendo “le serre della Regina” al fine di integrarle al parco e, naturalmente, riqualificarle. Il nostro impegno, nell’esercitare al meglio le nostre funzioni, di indirizzo e controllo, non si esaurirà con acquisto dello Stabilimento Torretta e delle attigue serre calde. L’obiettivo è rendere queste aree finalmente fruibili, aperte alla nostra comunità, ma anche turisti e curisti».

Quindi sul documento approvato all’unanimità: «Un ordine del giorno condiviso – dice Fanucci – che dimostra in modo plastico quanto sia importante il fronte termale per i rappresentati di tutte le forze politiche e civiche in città. Uno spirito costruttivo che merita di essere valorizzato. Evitiamo sterili e inutili rimpalli di responsabilità. Ciò che interessa è mettere in sicurezza il patrimonio termale, questa è una iniziativa che va proprio in questa direzione».

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