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Lutto

Monsummano, muore a 15 anni: Gaetano e il desiderio per la mamma – L’amica: «Ricordo bene quelle parole»

di Redazione Montecatini

	Gaetano De Rosa
Gaetano De Rosa

Sconfitto dalla leucemia, lo studente dell’istituto Forti aveva la passione per la recitazione

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MONSUMMANO. Il dolore è ancora immenso per la prematura scomparsa a soli 15 anni di Gaetano De Rosa, detto Tanio, studente dell’istituto Forti di Monsummano, città dove abitava con la famiglia, sconfitto dalla leucemia. Lunedì 1 dicembre l’ultimo saluto, con la salma che arriverà intorno alle 13 alla Basilica della Fontenuova in piazza Giusti, con il funerale previsto per le 15.30.

Il ricordo del teatro Buonalaprima

Tra centinaia di messaggi di cordoglio per questa tragedia, c’è anche quello del teatro Buonalaprima di Buggiano, frequentato da alcuni anni da Tanio, che aveva la grande passione per la recitazione. «Tanio, dolcissimo ragazzo dalla voce profonda, ricordo ancora la prima volta che sei arrivato in teatro, avevi 11 anni, e dicesti subito che il tuo sogno era fare l’attore – dice la responsabile, Eleonora Franchi – ricordo che una volta, mentre mi parlavi di questo sogno, mi dicesti che il tuo primo pensiero era tua mamma, che con il tuo lavoro avresti voluto farla smettere di lavorare e farla stare in vacanza tutta la vita. Mi colpì tanto quella frase. Un ragazzo sensibile, pieno d’amore, genuino, dolce e riservato, con un’immensa passione nel cuore. Ricordo bene tutte le nostre prove, quelle scene drammatiche che ti piacevano tanto e mi ricordo di una battuta in particolare, che ti feci ripetere tante volte, dove dicevi: “Dio mio, perché?”. A un certo punto scoppiammo a ridere per tutte le volte che te la feci ripetere».

Il saluto della responsabile del teatro

«Ecco, in questi mesi quella frase mi è risuonata fortissimo e tante volte mi sono chiesta il perché di tutto questo – prosegue – avrei voluto tenere questi ricordi per me, ma sentivo forte il desiderio di salutarti e di far sapere a tutti, anche a chi non ti conosceva o ti conosceva poco, che ragazzo dolce, genuino e generoso tu fossi, un ragazzo che sapeva ascoltare, un ragazzo d’altri tempi, come mi piaceva chiamarti. Ciao dolce Tanio dalla voce profonda, custodisco dentro di me tutti i nostri bellissimi ricordi insieme, e so che un giorno ci rivedremo e ricominceremo a fare le nostre prove di teatro, in un luogo dove la sofferenza non esisterà più».

Le parole della sindaca Simona De Caro

Così la sindaca di Monsummano Simona De Caro: «La nostra comunità è attraversata da un dolore profondissimo. La scomparsa di Tanio ci lascia senza fiato e senza parole. Tanio frequentava il nostro istituto Forti e aveva partecipato al laboratorio teatrale diretto dal professor Rosselli. Proprio dalle sue parole è arrivato un ricordo che mi ha colpita nel profondo. Una frase pronunciata da Tanio nei panni del suo Ulisse, durante la rivisitazione dell’Odissea portata in scena dai ragazzi. “Io dovevo continuare a viaggiare e vivere avventure senza fermarmi”. In queste parole c’è tutta la forza, la curiosità e la luce che appartengono a quell’età in cui la vita dovrebbe essere solo inizio, scoperta, strada aperta. Come sindaca di Monsummano, ma anche come mamma, faccio davvero fatica a trovare qualcosa da dire di fronte alla morte di un ragazzo. La verità è che non esistono parole che possano davvero consolare una madre e un padre. Davanti a un dolore così grande possiamo solo essere presenti, in silenzio, con rispetto».

La vicinanza della comunità

Ma una cosa possiamo dirla, con certezza – va avanti De Caro – la famiglia di Tanio non è sola. Attorno a loro c’è un’intera comunità che si stringe forte, che abbraccia, che ricorda. Una comunità che riconosce in Tanio un ragazzo speciale, che ha lasciato un segno, un sorriso, una frase capace di rimanere. A nome di tutta Monsummano Terme mi unisco con commozione al dolore di chi lo ha amato. Che il viaggio di Tanio continui, leggero, dove la sofferenza non può più raggiungerlo».

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