Il Tirreno

Montecatini

L’operazione

Montecatini, dal Comune proposta di acquisto per due immobili in pineta

di Luigi Spinosi
Montecatini, dal Comune proposta di acquisto per due immobili in pineta

In totale 90mila euro per le ex latrine Fortuna e la capanna Spazzini

3 MINUTI DI LETTURA





Montecatini È il cuore di Montecatini ed è nel cuore dei montecatinesi, ma è anche un elemento fondamentale se si vuole rilanciare la città attraverso il turismo, indipendentemente dalla strada che si vorrà prendere per ripartire. Che sia la città del benessere o la città dello sport, la città delle terme o la città delle escursioni (o, meglio ancora, tutte queste cose insieme) per garantire l’attrattività di Montecatini agli occhi dei turisti c’è un elemento da cui non è possibile prescindere, ed è il suo parco: la pineta. Un luogo importante anche per il benessere della stessa comunità montecatinese, ma troppo spesso, nel corso degli ultimi, finita al centro delle cronache per motivi diametralmente opposti.

Ebbene, con l’obiettivo non solo di restituire la dignità che merita a quel luogo, ma anche di renderlo più vivo e vissuto, dal Comune di Montecatini, attraverso il sindaco Claudio Del Rosso e il dirigente dell’Area Tecnica del Comune (che comprende anche il patrimonio immobiliare) Claudio Gariboldi, è partita – alla volta del liquidatore della Società Terme di Montecatini Enrico Terzani – la proposta di acquisto di due spazi all’interno del parco termale. Spazi che oggi, in stato di abbandono, rappresentano uno di quegli elementi di degrado che tanto colpiscono gli occhi dei visitatori e il cuore dei montecatinesi. Spazi che, invece, potrebbero diventare da punti di degrado a punti di forza per la fruibilità del la pineta e, nemmeno tanto indirettamente, anche per la sua sicurezza garantita dal quel “presidio naturale” che è la presenza di persone.

Nel dettaglio si tratta di dare seguito alle delibere approvate all’unanimità nel consiglio comunale del 31 luglio per l’acquisto dell’immobile ex latrine Fortuna di via della Torretta e nella stessa zona, della cosiddetta “La Casina”, ossia l’ex capanna spazzini.

Nel dettaglio per le ex latrine, il piccolo fabbricato esagonale che fino a pochi anni fa ospitava un servizio di nolo bici e macchine elettriche, e per la relativa pertinenza di 950 metri quadri, l’offerta del Comune – sulla base della perizia – è di 40mila euro. Per quanto riguarda invece La Casina, e la pertinenza circostante di circa 1.100 metri quadrati, sempre sulla base della perizia giurata, l’offerta è di 50mila euro. Insomma, 90mila euro per entrare in possesso dei due immobili, e quindi – in quanto proprietario – permetterebbe intanto di poterci lavorare sopra per rimediare al degrado. Ma la visione va anche oltre, ossia al dare (poi le forme e i dettagli arriveranno al momento opportuno) un ruolo a quei due immobili nella vivibilità della Pineta. Nel dettaglio nelle ex latrine potrebbero tornare l’attività di bike sharing, magari implementata con i nuovi mezzi elettrici e diventare magari un punto di riferimento per l’organizzazione di tour ciclistici nel territorio. Per La Casina invece si pensa a farne uno spazio di aggregazione e anche a spostare qui un servizio, fondamentale ma assente, quello dei bagni pubblici (lo stesso, per intenderci, che in passato veniva svolto dall’altro edificio, quello delle ex latrine).

Ma non è l’unica notizia legata al patrimonio termale. Tra i beni in liquidazione vi sono anche quelli mobili, tra cui opere d’arte e documentazioni storiche: due caratteristiche che convivono nella statua dedicata a Pietro Grocco che, direttore sanitario delle Terme di Montecatini dal 1892, fu determinante nello sviluppo della città delle acque negli anni d’oro della belle epoque, quella di Giuseppe Verdì, di cui Grocco fu medico e amico. Ebbene, il Comune vuole partecipare all’asta per l’acquisto del busto su colonna a lui dedicato, e che meriterebbe di trovar posto nel futuro Museo delle Terme che sarà realizzato alla Palazzina Regia, e che, in ogni caso, è parte della storia della città e, come tale, dovrebbe rimanere – indipendentemente da quella che sarà la sua collocazione – nel patrimoni della comunità montecatinese.l

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Verso le elezioni: il caso
Il punto

Elezioni in Toscana tra firme mancanti, capoliste retrocesse e liste escluse. E ci sono anche i No Vax

di Libero Red Dolce