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Herons Montecatini in visibilio: è finale playoff

Herons Montecatini in visibilio: è finale playoff

Capolavoro della squadra di Barsotti, che in gara 5 domina Treviglio al PalaFacchetti. Arrigoni e Chiera monumentali. Tra Montecatini e l’A2 adesso c’è Ruvo di Puglia

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Montecatini La perseveranza porta a questo. A centrare una finale playoff che qualche mese fa sembrava impensabile. Ma non è un miracolo, è il capolavoro di un gruppo che non si è mai arreso e ci ha creduto, anche quando ha perso Trapani. Che ha perseverato, e che dopo il -24 subito in casa in gara 3 ha vinto gara 4 per poi andare al PalaFacchetti a dominare mentalmente e fisicamente la stessa Treviglio, in una gara 5 (un’altra) che rimarrà nella storia.

Una “bella” giocata alla perfezione, sempre in vantaggio e vinta soprattutto in difesa, concedendo 68 punti a una squadra abituata a farne più di 80. Ma gli aironi mettono il corpo in ogni traiettoria lombarda, seminando l’ansia negli avversari. La prima zampata arriva con l’8-0 del 5-12, poi l’11-2 del 12-24 nei primi minuti del secondo quarto, con in copertina il solito duo Arrigoni-Chiera. C’è l’impronta del cigno anche nella reazione al -6 trovato dalla Tav con Vecchiola prima dell’intervallo, in mezzo alle triple di Ben e di capitan Natali per il nuovo +12. A tenere avanti i termali è la grande precisione da due (solo 3 errori nei primi 14 tiri), mentre di Treviglio si aggrappa ad Alibegovic, che spinge i padroni di casa fino al -5. Montecatini non sbaglia nemmeno l’approccio alla ripresa. Arro scava subito il +10 con tanto di tripla e il sacrificio dietro frutta contropiedi: quando Kupstas si mette in ritmo dall’arco si materializza il +16 (37-53). Vedono i minuti scorrre, d’orgoglio i biancoverdi ricuciono fino a -7 grazie a Reati, Restelli e Zanetti. La Fabo però ha sempre la forza di rispondere.

Nel silenzio dell’arena lombarda i duecento tifosi rossoblù esultano commossi con la squadra. Un’altra finale, un’altra volta nelle prime quattro della categoria. Stavolta una possibilità in più per andare in A2 e la voglia di chiudere un cerchio. Domenica c’è già gara 1 con Ruvo, ma ormai non c’è più niente che possa spaventare questi Herons. l

Lorenzo Carducci

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