Morto da staffetta in una gara ciclistica: il commovente messaggio degli amici
Piero Pratesi aveva 66 anni. «Fare sicurezza durante una gara e morire per colpa di altri. Serve una scossa»
MONTECATINI. Mondo del ciclismo (e del motociclismo) in lutto sul territorio per l’improvvisa morte di Piero Pratesi, 66 anni, rimasto vittima domenica a Cerreto Guidi di uno scontro con un furgone mentre era in sella alla sua moto per fare da staffetta e assistenza a una corsa ciclistica poi annullata, il Gran premio Artigianato e commercio Stabbiese, gara riservata alla categoria degli Juniores.
«Un nostro collega del Gruppo motociclisti pistoiesi è stato investito da un furgone e ha perso la vita. Fare sicurezza per proteggere gli altri e morire per colpa di altri. Una situazione che necessita di una scossa. Purtroppo Piero non c'è più e questa tragedia questa volta deve obbligatoriamente smuovere qualcosa. Cosa, vedremo», scrivono dal Gruppo staffette capannolese.
«La scorta tecnica per chi corre in bici è un po’ come un angelo custode, una persona che con la sua moto tiene fermo il traffico per far passare i ciclisti in sicurezza, persone con una gran passione che dedicano tempo e cuore a quello che fanno. Molto probabilmente servono scorte tecniche anche in paradiso», è il messaggio di un collega del sessantaseienne. Esprime cordoglio anche il comitato regionale della Federazione del ciclismo: «Non ci sono parole per esprimere il dolore per la tragica scomparsa di Piero Pratesi, il CR Toscana partecipa al cordoglio di Valentina, Eleonora e Roberta e del Gruppo motociclisti pistoiesi porgendo le più sentite condoglianze».
Pratesi, residente a Montecatini ma molto attivo soprattutto nella frazione di Vangile e nell’organizzare la festa di Croci, nella vicina Massa e Cozzile, era un conosciuto idraulico della zona, non da molto in pensione.
Lascia la moglie Roberta e due figlie, Valentina ed Eleonora.
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