Montecatini, lavori a rilento alla biblioteca. E il pronao resta dimenticato
L’intervento, iniziato nel giugno 2024, doveva durare tre mesi
Montecatini Si racconta quello che si legge e si vede. Insomma, i fatti. E in merito alla biblioteca comunale di Villa Forini Lippi si legge nel cartello di cantiere sulla cancellata d’ingresso che i lavori di ristrutturazione e miglioramento finanziati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza sono iniziati nel giugno del 2024 (l’affidamento dell’intervento è dell’anno prima, al tempo della precedente amministrazione) e dovevano durare novanta giorni, cioè tre mesi, cioè fino a settembre dello scorso anno.
Per l’opera dal Pnrr è arrivato mezzo milione di euro, non bruscolini. L’azienda si è aggiudicata il cantiere per 366mila e rotti più Iva, con un ribasso d’asta pari al 15,596%. Qualcosa comunque è stato realizzato e smantellato: ovvero il rifacimento della pavimentazione del piazzale esterno, la zona non è più transennata e si può accedere tramite la porta principale (per un periodo era stato creato un percorso pedonale per l’ingresso sul retro dello storico edificio affacciato sulla Lucchese). Restano collocate parecchie reti di protezione a vietare il passaggio. Ci sono per esempio di fronte alla cappellina sul lato della Villa. E poi nell’area intorno al piano interrato che dà sul parco: per questi locali, inutilizzati da oltre venticinque anni e in preda a infiltrazioni d'acqua, dunque fino a oggi inservibili e insalubri, l’intenzione da progetto è restituirli alla cittadinanza e adibirli ad attività culturali di vario genere, da esposizioni di opere d'arte a piccoli incontri pubblici per alcune decine di persone, a convegni e conferenze. «La biblioteca quindi diverrà un luogo della cultura a tutto tondo, non limitata al suo ruolo vero e proprio, rafforzando di conseguenza l'immagine di una città votata alle politiche attive della cultura, non solo in chiave di interesse turistico», scriveva viale Verdi due anni fa nella presentazione del progetto.
C’è poi l’annosa questione ancora senza soluzione del pronao neoclassico, il colonnato della storica chiesa di Santa Maria Assunta, progettata dall’architetto Cambray-Digny al tempo del Granduca Leopoldo. Dagli anni Sessanta del secolo scorso, quando la chiesa fu abbattuta per far posto all’attuale Basilica negli anni d’oro di Montecatini, l’opera si trova quasi nascosta ai più in una porzione laterale del parco di Villa Fortini Lippi, lato vecchia Esselunga per intendersi. La passerella per farla ammirare dai visitatori è arrugginita e pericolante. Insomma, il pronao resta dimenticato, nell’abbandono.
Non è dato sapere se ci sono progetti per il recupero, non sembrano comunque compresi nel cantiere in corso finanziato da fondi europei. Tutte le proposte avanzate in questi anni sono comunque naufragate, rimaste lettera morta. Si ipotizzava di collocare le colonne di fronte all’attuale Basilica di piazza del Popolo, per farne un monumento in pieno centro. E ancora di sistemarle nella rotatoria di ingresso in città lato stazione ferroviaria di piazza Italia, come biglietto da visita di un certo pregio. E invece sono ancora semi nascoste nel parco della biblioteca. l
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